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La miniera di rame è un 'grave pericolo ambientale' per Panama

epa11070509 A view of the mineral extraction area 'Tajo Botija' in the facilities of Cobre Panama mine, in Panama City, Panama, 11 January 2024. The Cobre Panama mine, the largest open pit in Central America owned by Canadian First Quantum Minerals, was forced by Panama's top court ruling to cease operations amid nationwide protests against copper mining in the area. Only 20 percent of the staff operates on basic care work, a manager of the concessionaire said during a tour of the facility on January 11. EPA/Gabriel RodrÃguez
epa11070509 A view of the mineral extraction area 'Tajo Botija' in the facilities of Cobre Panama mine, in Panama City, Panama, 11 January 2024. The Cobre Panama mine, the largest open pit in Central America owned by Canadian First Quantum Minerals, was forced by Panama's top court ruling to cease operations amid nationwide protests against copper mining in the area. Only 20 percent of the staff operates on basic care work, a manager of the concessionaire said during a tour of the facility on January 11. EPA/Gabriel RodrÃguez
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PANAMA, 22 AGO - Il ministro dell'Ambiente panamense Juan Carlos Navarro ha messo in guardia sul rischio che il concentrato di rame immagazzinato nella miniera di rame Cobre Panamá rappresenta per la sicurezza del Paese. "Il materiale già estratto e non ancora lavorato è un grande pericolo per Panamá e va rimosso il prima possibile per evitare possibili conseguenze negative", ha detto nel corso di una conferenza stampa. "Il concentrato di rame stoccato quando si ossida a causa del contatto con l'aria e l'elevata umidità genera gas e percolati, molto dannosi per l'ambiente", ha sottolineato, evidenziando anche i rischi per la penetrazione di residui nelle falde acquifere. Lo scorso novembre il governo ha disposto la chiusura della miniera - la più grande dell'America Centrale - dopo che la Corte suprema ha dichiarato incostituzionale il contratto di sfruttamento della cava concesso a un'impresa canadese. La sentenza seguiva una mobilitazione popolare cresciuta nel corso dei mesi a difesa dell'Ambiente. Il rame - il cui valore raggiunge diversi milioni di dollari sul mercato internazionale - sarà messo in vendita solo dopo che un'impresa specializzata contrattata dal governo ne stabilirà la proprietà legale in base alla data di estrazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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