Italia e Estero

La Lega: «Basta discriminazione di autonomi e invalidi»

Parla il deputato bresciano Lorenzoni. Riformulato l’ordine del giorno alla Legge di conversione del Decreto su sanità e sostegno economico
Eva Lorenzoni (Lega) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Eva Lorenzoni (Lega) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Basta discriminazione di autonomi e professionisti invalidi, dal Governo c’è solo una solo timida apertura». È stato riformulato l’ordine del giorno della Lega alla Legge di conversione del Decreto recante «misure di potenziamento del Servizio sanitario e di sostegno economico». L’atto chiedeva di riammettere nelle misure di sostegno gli autonomi e i professionisti che già percepiscono l’assegno o la pensione di invalidità. Nel merito è intervenuto l’onorevole Eva Lorenzoni, deputato bresciano del Carroccio in Commissione Lavoro e firmatario degli Odg. 

«Si tratta di una timida apertura da parte del Governo – spiega Lorenzoni – che ha riformulato l’ordine del giorno da noi presentato e che punta a correggere una situazione di grave discriminazione. Ci si riferisce infatti all’esclusione dal novero dei soggetti beneficiari del reddito di ultima istanza dei lavoratori autonomi e liberi professionisti malati o invalidi, che già percepiscono la pensione o l’assegno di invalidità. Qua c’è un enorme fraintendimento: questi lavoratori in molti casi incassano dalle suddette forme di sostegno (per le quali hanno versato contributi) soltanto poche centinaia di euro, che non bastano per vivere, ma solo per far fronte allo svantaggio generato dalla propria condizione. Si parla di disabili, ma anche di malati di cancro e altre patologie. Escluderli a priori dagli aiuti appare come ingiusto e discriminatorio, soprattutto se si tiene conto di come proprio queste categorie risultino essere le più colpite dalla crisi in atto. In questo senso l’approvazione è un segnale positivo, ma ci aspettavamo qualcosa di più, specie tenendo conto della situazione generale. Purtroppo però - prosegue Lorenzoni - non possiamo dire lo stesso di un’altra proposta, bocciata dall’Aula, che vedeva la mia firma, ossia quella di dare la possibilità ai nostri agricoltori di utilizzare lo strumento dei voucher per fronteggiare la crescente richiesta di manodopera nei campi e la cronica mancanza di operai di raccolta. Ancora una volta – conclude Lorenzoni – la Maggioranza non ha perso occasione di dimostrare la sua bassissima considerazione verso il mondo agricolo».

 

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