Italia e Estero

La giornata d'odio dei suprematisti, auto sulla folla

Scontri tra l'estrema destra e gli antirazzisti, finisce con una ragazza morta e 35 feriti
Gli antirazzisti travolti alla manifestazione EPA/Virginia State
Gli antirazzisti travolti alla manifestazione EPA/Virginia State
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Un raduno dell'ultradestra dei suprematisti bianchi a Charlottesville in Virginia si è trasformato in tragedia venerdì scorso, quando un'auto ha travolto la folla che protestava contro i razzisti. 

Tutto nasce dalla protesta per la rimozione della statua del generale sudista Robert Lee, uno dei protagonisti della Guerra di Secessione americana e idolo dei suprematisti americani. Fra slogan nazisti, gridi «Heil Hitler» e cantando gli «ebrei non ci rimpiazzeranno», i suprematisti bianchi hanno invaso la piccola a tranquilla cittadina della Virginia. Durante le proteste, una contromanifestazione antirazzista è però arrivata a contatto con i suprematisti scatenando i primi momenti di tensione. 

Poi, all’improvviso, un'auto si è scagliata contro il corteo antirazzista, provocando la morte di una ragazza e ferendo altre 35 persone. Alla guida dell’auto è stato identificato ed arrestato il 20enne James Alex Fields, di Maumee, in Ohio. Altre tre persone sono state arrestate per aver partecipato agli scontri. Sulla vicenda l'Fbi ha aperto un'indagine per possibili violazioni dei diritti civili.

Il presidente Donald Trump ha condannato gli scontri e gli incidenti, ma è stato sommerso dalle critiche per non aver usato parole più dure. Trump ha infatti condannato la violenza arrivata da «più parti» senza fare diretto riferimento al razzismo e all'estrema destra.

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