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La figlia di Pelicot, 'mio padre pericoloso, muoia in prigione'

epa11784819 Caroline Darian (C), daughter of Gisele Pelicot, arrives at the criminal court where her father Dominique Pelicot is on trial in Avignon, South of France, 19 December 2024. Judges will hand down verdicts on 51 men in the mass rape trial in which Dominique Pelicot is accused of drugging and raping his then-wife, Gisele Pelicot, as well as inviting dozens of men to rape her while she was unconscious at their home in Mazan, France, between 2011 and 2020. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO
epa11784819 Caroline Darian (C), daughter of Gisele Pelicot, arrives at the criminal court where her father Dominique Pelicot is on trial in Avignon, South of France, 19 December 2024. Judges will hand down verdicts on 51 men in the mass rape trial in which Dominique Pelicot is accused of drugging and raping his then-wife, Gisele Pelicot, as well as inviting dozens of men to rape her while she was unconscious at their home in Mazan, France, between 2011 and 2020. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO
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ROMA, 11 GEN - "Dovrebbe morire in prigione. È un uomo pericoloso": lo ha detto al programma Today di Bbc Radio4 la figlia di Dominique Pelicot, condannato in Francia a 20 anni di carcere per aver drogato la moglie per 10 anni facendola violentare da almeno 50 uomini. Nell'intervista, Caroline Darian racconta, non senza fatica, come ha saputo degli abusi, il calvario della madre, il timore di esserne stata vittima lei stessa, il cammino di rinascita delle due donne, chiamando il padre semplicemente 'Dominique'. La sua vita è cambiata un lunedì sera del novembre 2020: "Mia madre mi disse di avere scoperto che Dominique la drogava da circa 10 anni in modo che uomini diversi potessero violentarla. In quel momento, ho perso quella che era una vita normale", dice Caroline, oggi 46enne. "Ricordo che ho urlato, ho pianto, l'ho persino insultato", dice. "È stato come un terremoto. Uno tsunami". Più di quattro anni dopo, Darian afferma che suo padre "dovrebbe morire in prigione", dove sono finiti anche 50 uomini reclutati online dal padre per violentare la madre. Il processo ha portato alla ribalta non solo il tema degli abusi, ma anche quello della sottomissione chimica, un aspetto sul quale Caroline Darian ha deciso di sensibilizzare soprattutto i giovani, anche perché la maggior parte delle vittime non ha alcun ricordo delle aggressioni e potrebbe non rendersi nemmeno conto di essere stata drogata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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