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La difesa di Fagioli, 'per lui è un capitolo chiuso'

Juventus FC's midfielder Nicolò Fagioli during the Italian Serie A soccer match between FC Inter Milan and Juventus FC at Giuseppe Meazza stadium in Milano, Italy, 19 March 2023. ANSA / ROBERTO BREGANI
Juventus FC's midfielder Nicolò Fagioli during the Italian Serie A soccer match between FC Inter Milan and Juventus FC at Giuseppe Meazza stadium in Milano, Italy, 19 March 2023. ANSA / ROBERTO BREGANI
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MILANO, 14 APR - "Ha già fatto un percorso, anche psicologico e con gli interrogatori nelle indagini, ha già pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva. Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli aspetti penali". Così l'avvocato Armando Simbari, dopo aver incontrato in Procura i pm di Milano che indagano sul giro di scommesse illegali, ha parlato della posizione di Nicolò Fagioli, che potrebbe uscire dal procedimento penale pagando una semplice oblazione. L'avvocato Simbari, che nel pomeriggio ha incontrato i pm Filippini e Amadeo - i quali, tra l'altro, poco prima avevano anche avuto una riunione col procuratore Marcello Viola - ha chiarito che Fagioli, l'ex centrocampista della Juve ora alla Fiorentina, ha già "fatto un percorso" dal punto di vista psicologico e "sta recuperando appieno anche dal punto di vista sportivo", dopo la squalifica per il caso scommesse. Inoltre, anche sul fronte delle indagini, passate da Torino a Milano, ha "reso dichiarazioni negli interrogatori". Non c'è "nulla di nuovo", dunque, ha aggiunto il legale, in ciò che è uscito sui media su di lui, "rispetto a ciò che era già emerso", anche se ovviamente "questa nuova uscita di atti" e di notizie lo ha destabilizzato. Ora, però, dopo aver già chiuso il capitolo con la giustizia sportiva, vuole chiudere anche quello penale e al più presto. Potrà farlo con un'oblazione, ossia pagando una multa per il reato contestato, anche perché, come era già venuto a galla, il vero focus dell'inchiesta milanese non sono certamente i giocatori scommettitori e nemmeno i cosiddetti "collettori" come Fagioli e Sandro Tonali, ma gli organizzatori del giro -colpiti da un sequestro, eseguito dalla sezione di polizia giudiziaria della Gdf, da oltre 1,5 milioni di euro - per i quali sono stati chiesti gli arresti domiciliari. "Definiremo anche l'aspetto penale, vedremo in che tempi", ha chiarito il legale di Fagioli. Lo potranno fare anche gli altri calciatori e sportivi indagati per le scommesse, anche da centinaia di migliaia di euro. Per chiudere con le oblazioni, da quanto si è saputo, per le difese si tratterà soltanto di aspettare che inquirenti e investigatori completino le indagini con l'analisi dei dispositivi sequestrati durante le perquisizioni ai cinque indagati principali, tra cui il presunto "coordinatore" Tommaso De Giacomo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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