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Kiev, Mosca obbliga soldati a suicidarsi in situazioni critiche

epa11517595 Members of Ukraine’s 'Platsdarm' search group work on exhuming and identifying the bodies of dead Russian servicemen near a frontline in the Bakhmut area, Donetsk region, Ukraine, 01 August 2024 (issued 02 August 2024), amid the Russian invasion. The 'Platsdarm' group searches for the bodies of Russian soldiers, documenting and collecting clues that would allow IDing them, and hand them over to the Russian side in exchange for Ukrainian soldiers' bodies. EPA/NIKOLETTA STOYANOVA
epa11517595 Members of Ukraine’s 'Platsdarm' search group work on exhuming and identifying the bodies of dead Russian servicemen near a frontline in the Bakhmut area, Donetsk region, Ukraine, 01 August 2024 (issued 02 August 2024), amid the Russian invasion. The 'Platsdarm' group searches for the bodies of Russian soldiers, documenting and collecting clues that would allow IDing them, and hand them over to the Russian side in exchange for Ukrainian soldiers' bodies. EPA/NIKOLETTA STOYANOVA
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ROMA, 04 DIC - I soldati russi schierati al fronte hanno l'ordine di suicidarsi in situazioni critiche per non arrendersi, e ricevono dai loro comandanti istruzioni su come farlo: lo rivela la Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur), come riporta Ukrinform. "Il titolo (del manuale, ndr) invita a 'mantenere la dignità fino alla fine' e descrive l'algoritmo per suicidarsi usando un'arma da fuoco o una granata - si legge nel rapporto -. Il 'soldato della Grande Russia', se si trova ad affrontare una situazione critica, ha l'ordine di spararsi alla tempia, sotto il mento o in fronte". Le istruzioni, prosegue il Gur, sottolineano che "è importante mantenere la calma e premere con sicurezza il grilletto". E se non ci sono armi o munizioni disponibili, ai soldati viene consigliato di usare una granata. "La politica dei comandanti macellai russi testimonia il degrado sempre più profondo dell'esercito d'invasione russo", commenta l'intelligence, ricordando il progetto ucraino 'Voglio vivere' per la resa volontaria dei soldati russi, che garantisce loro un trattamento conforme alle Convenzioni di Ginevra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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