Italia e Estero

Italiano fatto a pezzi in Colombia, la testa in una valigia

epa11909851 Police work in the area where several bombs exploded on a highway tollway on the Colombian-Venezuelan border between Cucuta and San Antonio del Tachira, Colombia, 20 February 2025. The explosion left five people injured. The border has suffered various attacks after a shooting in a police station in Templo Historico, close to the bornhouse of Francisco de Paula Santander, one of the leaders of Colombian independece. EPA/MARIO CAICEDO
epa11909851 Police work in the area where several bombs exploded on a highway tollway on the Colombian-Venezuelan border between Cucuta and San Antonio del Tachira, Colombia, 20 February 2025. The explosion left five people injured. The border has suffered various attacks after a shooting in a police station in Templo Historico, close to the bornhouse of Francisco de Paula Santander, one of the leaders of Colombian independece. EPA/MARIO CAICEDO
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ROMA, 08 APR - Un biologo molecolare italiano di 38 anni, Alessandro Coatti, originario di Portomaggiore (Ferrara), è stato ucciso e fatto a pezzi in Colombia, mentre si trovava a Santa Marta, una città di mezzo milione di abitanti affacciata sul mar dei Caraibi, nel dipartimento settentrionale di Magdalena. La testa, le braccia e i piedi del ricercatore laureato alla Normale di Pisa, specializzato al Max Planck Institute, e fino a qualche mese fa dipendente della Royal Society of Biology di Londra, sono stati trovati domenica da un gruppo di bambini in una valigia nei pressi dello stadio locale, mentre altri resti sono stati rintracciati nelle ultime ore in un'altra zona della città. La polizia è riuscita a risalire all'identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo del centro cittadino che l'uomo aveva ad un polso, mentre ulteriori dettagli sulla sua morte sono attesi dall'autopsia e dagli altri accertamenti in corso sui resti. Secondo le prime informazioni, Coatti era arrivato in Sudamerica nei mesi scorsi per lavorare come volontario in Ecuador e visitare il continente, dove, secondo un parente, avrebbe voluto trasferirsi. Le tracce di Alessandro, che viaggiava solo, si perdono sabato sera, quando era uscito per andare in discoteca.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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