Italiano danneggia sede governo di Malta per un selfie, multato
LA VALLETTA, 11 SET - Ha un nome decisamente regale e si è concesso un selfie da 2.400 euro. Tanto è costata a un turista italiano, il ventenne Vittorio Emanuele Savoia da Crotone, la multa per aver danneggiato i gradini in arenaria del palazzo del governo di Malta.
Ieri sera il giovane non ha trovato di meglio che farsi un selfie con tanto di scooter davanti al portone dell'Auberge de Castille, storico palazzo della Valletta, gioiello barocco patrimonio dell'Unesco e sede del Primo Ministro maltese.
Nell'issare lo scooter fino all'ingresso, secondo quanto riporta Times of Malta, il ragazzo ha danneggiato i gradini. Oltre alla multa per il rimborso dei danni e una notte in cella, Savoia è stato condannato anche a un anno di prigione (sospeso con condizionale).
Il palazzo è in una delle zone di massimo traffico turistico, il selfie davanti alla sede del governo è una delle foto ricordo più classiche e l'avvicinarsi al portone guardato da cannoni seicenteschi è tollerato dai servizi di sicurezza. L'idea del selfie con scooter però non è sfuggita al poliziotto di guardia, che dopo aver constatato i danni ha avvisato i colleghi.
Il turista italiano è stato individuato e rapidamente rintracciato grazie alle telecamere a circuito chiuso che controllano praticamente il 90% del territorio. Gli è stato consegnato un invito a comparire alla stazione di polizia della Valletta, dove ha confermato di essere lui la persona identificata nei video e ha detto di non essersi accorto di aver procurato dei danni a un edificio che fa parte del patrimonio storico maltese. E' stato trattenuto per la notte e stamattina è stato scortato al Tribunale della Valletta, dove - assistito da un avvocato e da un interprete - ha ammesso di aver danneggiato gli scalini offrendosi di ripagare il danno. La giudice, Donatella Frendo Dimech, nel pomeriggio ha condannato il giovane a un anno di detenzione, con pena sospesa, e gli ha inflitto una multa di 2.400 euro. Prima della lettura della sentenza, un ispettore di polizia ha informato la corte che il danno materiale era già stato rimborsato.
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