Italia-Israele: Ziberna, fuori politica da sport, è come doping
TRIESTE, 14 OTT - "Fischio di inizio! Sto presenziando alla partita della nostra nazionale di calcio contro quella di Israele. Sport, non politica. Lo spirito deve rimanere quello della sana competizione sportiva, fatta di preparazione, sacrificio, gioie e delusioni. Ma sempre nella correttezza e nel rispetto dell'avversario, che non deve mai diventare un nemico!". E' un messaggio diffuso dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna questa sera. "È sempre un errore quando la politica vuole strumentalizzare un evento sportivo, al di là di chi manifesti e di chi ne tragga beneficio in termini di visibilità. Lo stesso vale per musica, danza, cultura in genere! Guai a non invitare un violinista solo perché è russo, ucraino, israeliano o libanese! Domani allora non inviteremo qualcuno per il colore della sua pelle o per la sua confessione religiosa ?!? Lo sport deve essere una gara in cui vince il migliore". Per Ziberna lo sport è ciò "che fa crescere sani i nostri giovani, fisicamente ma anche eticamente. Siamo tutti contro il doping nello sport" allora perché "c'è chi tollera che lo sport sia 'dopato' dalla politica?!" Però, "il diritto ad esprimere il proprio pensiero, nel rispetto delle leggi, ovviamente deve essere garantito. E lo è".
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