Italia e Estero

Italia-Israele: sindaco Udine lunedì chiuderà vicenda patrocinio

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UDINE, 26 OTT - La 'querelle' sul patrocinio del Comune di Udine alla partita Italia-Israele disputatasi lo scorso 14 ottobre allo Stadio Friuli, negato inizialmente e poi concesso dall'amministrazione comunale, con un'ondata di polemiche e manifestazioni pro e contro, si concluderà "sotto il segno della pace e della fratellanza". Lo ha annunciato con una nota il sindaco Alberto Felice De Toni, che ha voluto subordinare il sostegno comunale all'evento calcistico a un impegno concreto per il dialogo, "superando ogni logica di contrapposizione ideologica, specialmente alla luce delle drammatiche vicende in Medio Oriente" e rispondendo a un appello lanciato da Rondine, Cittadella della Pace in provincia di Arezzo. "Di fronte all'escalation di violenze e conflitti, abbiamo trasformato un evento sportivo in un simbolo di speranza e coesione," ha dichiarato. E lunedì si recherà proprio a Rondine, con gli assessori Andrea Zini e Gea Arcella e il consigliere delegato Alessandro Colautti, per partecipare a un incontro "di alto valore simbolico". Al richiamo della Cittadella, inviato pochi giorni prima della partita con l'obiettivo di riaffermare lo sport come strumento di pace, avevano risposto numerose personalità e istituzioni, tra cui il Ministro dello Sport Andrea Abodi e la Federcalcio. L'incontro riunirà rappresentanti di istituzioni locali, economiche, sindacali e religiose, studenti e giovani delle nuove generazioni, per definire azioni di pace. Alla tavola rotonda siederanno anche l'Arcivescovo di Udine, Mons. Riccardo Lamba, e leader di comunità religiose come Noemi Di Segni dell'Unione Comunità Ebraiche Italiane e Izzedin Elzir delle Comunità Islamiche d'Italia. "Siamo riusciti a portare avanti un messaggio di pace, e questo grazie all'impegno di tanti interlocutori uniti da un obiettivo comune," ha concluso il sindaco De Toni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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