Insulti razzisti e spari a salve: presi due 13enni
Gli hanno detto «negro bastardo» e sparato due colpi a salve da una scacciacani. Così, ammettendo le proprie responsabilità, i due 13enni responsabili del gesto hanno ricostruito con la polizia l'episodio del 2 agosto scorso a Pistoia quando hanno voluto spaventare un migrante che faceva footing.
«È stata una goliardata - hanno detto in sostanza agli investigatori -, non ci sono dietro motivi ideologici».
I due frequentano le medie e sono italiani. Abitano con le famiglie a Pistoia, una delle quali vive in un alloggio popolare. La pistola scacciacani è del padre di uno di loro ed è stata trovata, senza il tappo rosso obbligatorio, durante le perquisizioni a casa. Trovati insieme all'arma anche 200 colpi a salve.
Il 2 agosto hanno preso la scacciacani. Prima di transitare nei pressi della chiesa di Vicofaro, avevano fatto una sessione di spari a salve in un terreno dietro una palestra, per passare il tempo. Poi, spostandosi in bicicletta, hanno incrociato il migrante, il gambiano Buba Ceesay che si stava allenando, e hanno esploso i colpi.
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