Italia e Estero

Influenza aviaria,necessario abbattere 25mila tacchini in Friuli

epa11012980 Quarantine officials prepare to cull ducks at a farm in Muan, South Jeolla Province, South Korea, 06 December 2023, following the detection of a highly pathogenic strain of the H5N1 avian influenza in the area. EPA/YONHAP SOUTH KOREA OUT
epa11012980 Quarantine officials prepare to cull ducks at a farm in Muan, South Jeolla Province, South Korea, 06 December 2023, following the detection of a highly pathogenic strain of the H5N1 avian influenza in the area. EPA/YONHAP SOUTH KOREA OUT
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SAN GIORGIO DI NOGARO, 29 OTT - Un focolaio di influenza aviaria in un allevamento di tacchini di San Giorgio di Nogaro (Udine) è stato riscontrato dal Servizio Prevenzione e sicurezza alimentare e Sanità pubblica veterinaria della Regione Griuli Venezia Giulia, che ha disposto l'immediato isolamento del sito e attivato tutti i protocolli di sicurezza. La norma prevede l'abbattimento e lo smaltimento di tutti i capi dell'allevamento - in questo caso si tratta di circa 25mila esemplari - per evitare qualsiasi possibilità di diffusione del contagio. "Seguendo anche le indicazioni dell'OMS sul contenimento dell'influenza aviaria, il Friuli Venezia Giulia ha attivato un accurato Piano di prevenzione che, come dimostra la tempestività dell'intervento su questo specifico caso, permette all'unità di crisi di agire con puntualità per contenere il contagio - ha detto l'assessore alla salute Riccardo Riccardi - La situazione è accuratamente monitorata, sono stati attivati tutti i protocolli di sicurezza. Siamo fiduciosi di riuscire a circoscrivere il contagio al solo allevamento colpito". L'influenza aviaria è causata negli uccelli dal virus dell'influenza A e può presentarsi a bassa o alta patogenicità. Solitamente l'aviaria contagia gli uccelli selvatici che permettono al virus di propagarsi attraverso le feci. Normalmente gli uccelli selvatici sono portatori sani mentre il virus è molto contagioso e letale per gli animali di allevamento domestico: polli, anatre, tacchini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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