Inferno in A14: «C’era un forte odore di gas. Ho avuto paura»
«Ero in colonna a causa del tamponamento quando ho sentito una serie di esplosioni e visto la lingua di fuoco alzarsi sull’asfalto. Poi ci ha investito l’onda d'urto. Sono stati attimi di vera paura». Quando raggiungiamo Omar Bianchi al telefono sono quasi le sette di sera. Sta rientrando a casa, sul lago di Garda, dopo aver lasciato i figli al mare. Era sulla via Emilia, all’altezza di Borgo Panigale, quando sull’A14 si è scatenato l’inferno. Dopo circa sei ore dall’esplosione dell’autocisterna, Omar è ancora scosso da quanto ha visto.
«Quando sono arrivato io c’era già stato il primo incidente - racconta Omar - C’era un forte odore di gas, siamo scesi dall’auto per chiedere cosa fosse successo quando ci sono state una serie di esplosioni a catena. Credo - aggiunge - che almeno due venissero dalla cisterna. Vicino inoltre c’erano delle case e sotto il ponte altre auto». A quel punto Omar, come tanti altri automobilisti, è riuscito a innestare la retro e imboccare un’uscita che aveva superato poco prima di rimanere bloccato nel traffico.
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