Inferno in A1, è un 50enne di Pisogne una delle due vittime
È bresciano di Pisogne uno dei due autotrasportatori morti nel tragico tamponamento, tramutatosi in rogo, avvenuto ieri nella tarda mattinata sull'A1 poco oltre il raccordo dell'A21 di Fiorenzuola d'Arda.
Si tratta di Donato Belli, 50enne del Sebino, che era alla guida del secondo autoarticolato che procedeva lungo l'Autosole in direzione Milano. Non ha avuto scampo quando l’autocisterna carica di gpl con la quale il suo tir era entrato in collisione è esplosa. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai tecnici, sono saltate le valvole di sicurezza della cisterna che in un istante si è così trasformata in una bomba in mezzo all’autostrada.
Dopo l’esplosione, il vasto incendio che ne è scaturito ha travolto anche un’auto di passaggio in quell’istante: a bordo c’erano due giovani provenienti dalla Svizzera che, non si sa ancora come, sono riuscite a scendere dalla vettura e a correre via prima che anche la loro vettura si trasformasse in una carcassa carbonizzata avvolta dalle fiamme.
Belli lascia la compagna e due figlioletti, come pure a piangerlo sulla sponda bresciana del Sebino sono gli anziani genitori e i fratelli.
Il dramma dell'A1 riporta alla memoria la vicenda analoga dell'A14 dell'agosto 2018 quando un'altra autocisterna carica di gpl esplose aprendo un cratere nell'asfalto dell'autostrada all'altezza di Bologna Borgo Panigale, e la tragedia del 2 gennaio 2018 in A21, tra Montirone e Borgosatollo: in quel caso il rogo che avvolse un'autocisterna, un tir e un'auto costò la vita a sei persone.
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