Italia e Estero

Individuare le notizie false: Facebook contro le bufale sul web

Il nuovo strumento educativo contro la disinformazione e le fake news di Facebook è attivo anche in Italia
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Il nuovo strumento educativo contro la disinformazione e le fake news di Facebook è attivo anche in Italia. Visibile all'inizio del flusso di notizie degli utenti il messaggio: «Come individuare le notizie false, le notizie false sono una questione seria per noi. Ci stiamo impegnando per limitarne la diffusione, nel frattempo scopri alcuni suggerimenti per capire a cosa fare attenzione». Quando si clicca si può accedere a più informazioni e risorse all’interno del Centro Assistenza Facebook, dove sono presenti consigli e un decalogo su come individuare meglio notizie false, «come ad esempio controllare l’Url del sito, investigare sulle fonti e cercare altre segnalazione sul tema».

Facebook riuscirà a contrastare la presenza sul social network di fake news, le notizie «bufala», come ha fatto negli anni scorsi con il fenomeno del click baiting, cioè l’uso di titoli «acchiappaclick» per portare gli internauti su un sito web in modo da far crescere le entrate pubblicitarie.

Lo ha confermato il fondatore e ad della compagnia, Mark Zuckerberg, in una lunga intervista a Fast Company. «Alcuni anni fa ricevevamo molte lamentele per il click bait; i nostri algoritmi non erano in grado di riconoscerlo, così la chiave è stata costruire strumenti che consentissero alla community di indicarci cos’era il click bait. Adesso il fenomeno non è sparito al 100% ma è molto più piccolo», ha spiegato Zuckerberg. Parimenti oggi si tratta di distinguere tra «diversità d’informazione, disinformazione, costruzione di un terreno comune. Queste sono le prossime cose su cui abbiamo bisogno di lavorare».

Il Ceo dl social network, che la settimana scorsa ha lanciato anche in Italia uno strumento educativo contro le fake news, una sorta di vero e proprio vademecum per riconoscere le informazioni false, ha quindi smentito le «critiche secondo cui Facebook consente la disinformazione perché fa fare più soldi. È totalmente falso. Sappiamo che persone nella community vogliono informazioni vere». Allo stesso tempo, ha aggiunto Zuckerberg, «crediamo anche nella libertà di parola. La gente dovrebbe avere la possibilità di dire ciò che pensa, anche quando qualcun altro è in disaccordo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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