India, addio a Birubala, paladina delle donne ritenute streghe
NEW DELHI, 14 MAG - È scomparsa all'età di 75 anni Birubala Rabha, l'indiana nota per avere avviato nel suo stato d'origine, l'Assam, la lotta contro la caccia alle streghe. Additata lei stessa come strega e ripetutamente minacciata di morte per la determinazione con cui girava da un villaggio all'altro affermando che le streghe non esistono, Birubala ha salvato dal linciaggio e da altre brutalità quasi un centinaio di donne. Non solo: con la sua campagna decennale, e l'appoggio dell'associazione da lei fondata, Birubala Mission, la donna che aveva solo la licenza elementare, è riuscita a far approvare una legge contro la caccia alle streghe, che la definisce reato penale e la punisce. Birubala nel 2021 era stata insignita del Padma Sri, la più alta onorificenza indiana. La sua crociata contro la superstizione ai danni delle donne è iniziata nel 1985, quando suo figlio più grande si ammalò. Lo stregone del villaggio aveva previsto che il ragazzo sarebbe morto in tre giorni e affermato che la malattia era stata causata da una ragazza che si era invaghita di lui. Invece di organizzare una spedizione punitiva contro la giovane, Birubala si rivolse ad un ambulatorio, dove il figlio venne curato; poi andò lei stessa nel villaggio della ragazza definita strega e le offrì protezione. Nonostante la legge, la consuetudine di definire le donne streghe, ostracizzarle dai villaggi d'origine, picchiarle, assaltarle sessualmente, o torturarle a morte, continua a riaffiorare nello stato dell'Assam. Nella stragrande maggioranza le vittime del pregiudizio sono donne, ma si sono verificati anche casi di accuse simili contro uomini.
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