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Inchieste urbanistica, perquisita l'ex assessore De Cesaris

Ada Lucia De Cesaris vicesindaco di Milano al convegno sull' Innovazione e semplificazione in edilizia organizzato da Legambiente e Enel a Roma, 19 febbraio 2015. ANSA/Paolo Gargini
Ada Lucia De Cesaris vicesindaco di Milano al convegno sull' Innovazione e semplificazione in edilizia organizzato da Legambiente e Enel a Roma, 19 febbraio 2015. ANSA/Paolo Gargini
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MILANO, 07 NOV - Nell'inchiesta milanese che oggi ha portato al sequestro del maxi cantiere di Scalo House, una delle tante sulla gestione urbanistica in città, è stata perquisita dalla Gdf anche l'ex assessore all'urbanistica del Comune di Milano e avvocato Ada Lucia De Cesaris, che non risulta indagata. In particolare, la perquisizione "presso terzi" sull'ex vicesindaca De Cesaris è relativa ad un'altra indagine, come si legge negli atti, sul progetto immobiliare di via Lamarmora, uno dei tanti al centro delle inchieste della Procura di Milano. Secondo quanto riportato nel decreto dei pm, l'ex assessore De Cesaris, "consulente della banca sul merito creditizio in relazione all'operazione immobiliare" di via Lamarmora, avrebbe "rivelato" all'architetto Marco Cerri, indagato per traffico di influenze illecite ed ex componente della Commissione per il paesaggio, "il contenuto" di un incontro interno all'istituto di credito, "facendogli sapere" che il costruttore l'aveva "estromesso dal progetto, confermando il vecchio progettista". Venuta meno la figura di Cerri, tra l'altro, la pratica edilizia si arenò. Cerri sarebbe in contatto anche, secondo i pm, con un'altra dirigente comunale, Carla Barone, indagata. Giovanni Oggioni, l'ex direttore dello Sportello unico edilizia e indagato, poi, si legge ancora negli atti, seppure in pensione dall'ottobre 2023, "ha ricevuto un incarico" di "supporto a titolo gratuito alla Direzione Casa e all'Assessorato alla Casa". Su questa "rete di relazioni" e interessi, venuta a galla dalle indagini degli ultimi due anni e più della Procura di Milano, saranno effettuati approfondimenti anche con gli esiti delle perquisizioni di oggi. In particolare, col sequestro di pc, tablet, telefoni e con l'analisi dei "contatti avvenuti in chat" o via mail.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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