In Vietnam aumenta l'inquinamento, peggiora qualità dell'aria
HANOI, 29 NOV - Dal 2019 nelle città principali del Vietnam settentrionale, e specialmente ad Hanoi, l'inquinamento da particolato fine della tipologia Pm 2,5 ha costantemente superato gli standard di sicurezza. I dati del Dipartimento per il controllo dell'inquinamento ambientale del Ministero vietnamita delle risorse naturali e dell'ambiente mostrano, come riporta Vietnam News, un calo costante della qualità dell'aria, con i limiti medi consentiti superati frequentemente più del doppio. Il periodo di picco va da ottobre a marzo, paradossalmente proprio quando le condizioni meteorologiche migliorano. Le scarse precipitazioni e i venti leggeri, infatti, impediscono la dispersione delle particelle fini.Il traffico, la produzione industriale, l'edilizia e l'uso di bruciare frequentemente all'aperto aggravano ulteriormente il problema. La metropoli asiatica, infatti, genera significative emissioni di gas serra dai suoi dieci parchi industriali, 1.300 villaggi artigianali, oltre sette milioni di motociclette e più di 600.000 automobili. Secondo i dati raccolti, un aumento di 10 µg/mü nei livelli di Pm 10 o Pm 2,5 si traduce in un aumento rispettivamente dell'1,4 e del 2,2 per cento dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nei bambini. Le soluzioni proposte mirano sia all'efficientamento della gestione del traffico, con la creazione di zone a basse emissioni e la transizione verso trasporti pubblici ecosostenibili, sia alla riduzione delle combustioni domestiche, con l'eliminazione quasi totale delle stufe a carbone e la chiusura di centinaia di fornaci manuali per mattoni.
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