In Marocco la disoccupazione sale al 13,3% nel 2024
![epa11733566 A carpet seller waits for customers at the weekly market in Taznakht, Ouarzazate province, Moroccoa, 21 November 2024, during the seventh edition of the Ait Ouaouzguit Carpet Festival running from 20 to 24 November under the theme 'The Ait Ouaouzguit Carpet: Between Tourism Valorization and Socio-Economic Empowerment of Women Weavers.' The region in south-eastern Morocco is famous for producing Ouzguit carpets, named after the Ait Ouzguit tribes, which are Berber tribes that inhabited the southern slopes of the High Atlas Mountains. EPA/JALAL MORCHIDI](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h59vr23j2e47ku1en4/0/morocco-culture.webp?f=16%3A9&w=826)
RABAT, 09 FEB - Il tasso di disoccupazione in Marocco ha raggiunto il 13,3% nel 2024, con un incremento dello 0,3% rispetto all'anno precedente, portando la quota dei senza lavoro a un milione e 638mila. Lo rivelano i dati dell'Alto Commissariato per la Pianificazione (Hcp), che nel dettaglio dicono che il tasso di disoccupazione è salito dal 16,8% al 16,9% nelle aree urbane e dal 6,3% al 6,8% in quelle rurali. Resta più elevato tra i giovani dai 15 ai 24 anni (36,7%), i laureati (19,6%) e le donne (19,4%).Tra il 2023 e il 2024, il numero di disoccupati ha raggiunto quota 58.000, il che corrisponde a un aumento del 4%. Questo aumento è la conseguenza di un aumento di 42.000 disoccupati nelle aree urbane e di 15.000 in quelle rurali. Tra il 2023 e il 2024, l'economia nazionale ha creato in realtà 82.000 posti di lavoro. Ma il fatto è che a fronte di un aumento di 162.000 posti di lavoro nelle aree urbane, si è registrata una diminuzione di 80.000 in quelle rurali, dopo averne persi 157.000 un anno fa. Il volume di posti di lavoro retribuiti creati ha raggiunto quota 177.000, ma il lavoro non retribuito è diminuito di 95.000 posizioni. Mentre in alcuni settori la creazione di posti di lavoro resta significativa, altri hanno subito forti cali. Il settore dei servizi ha quindi contribuito alla creazione di 160.000 posti di lavoro, quello dell'industria di 46.000 posti di lavoro, quello dell'edilizia di 13.000 posti di lavoro, mentre agricoltura, silvicoltura e pesca ne hanno persi 137.000.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato