In Lombardia anche le parafarmacie potranno fare i tamponi
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle, che chiedeva l’estensione del servizio tamponi alle parafarmacie e agli infermieri liberi professionisti. Questo significa che, nei prossimi giorni, sarà emessa una disposizione che renderà ufficiale l'ampliamento dell’offerta di test antigenici per i cittadini. Non solo punti tampone di Ats e farmacie, dunque, ma anche parafarmacie (in Regione ce ne sono circa 500, di cui 150 a Brescia).
Durante il Consiglio di oggi, sono state discusse in forma abbinata due mozioni (una presentata dal Gruppo M5S, primo firmatario il consigliere Gregorio Mammì, l'altra del gruppo Pd, primo firmatario il consigliere Gian Antonio Girelli, bresciano) che puntano ad assumere iniziative affinché le parafarmacie e gli infermieri liberi professionisti possano effettuare test antigenici rapidi e siano autorizzati ad accedere alla piattaforma di registrazione degli esiti. La votazione, in modalità segreta, ha segnato l'approvazione del testo del M5S e la bocciatura di quello del Partito Democratico. La proposta è passata a sorpresa con 30 sì e 26 no grazie al voto segreto chiesto dalle opposizioni, nonostante il parere contrario della giunta espresso in Aula dal sottosegretario Fabrizio Turba.
«L'approvazione di questa mozione - ha commentato il consigliere M5S Gregorio Mammì - impegna il governo regionale di attivarsi al fine di aprire anche alle parafarmacie e agli infermieri libero professionisti, che già privatamente fanno tamponi senza poterli registrare, l'accesso al sistema regionale di gestione dei tamponi. Ritengo si tratti di soluzione semplice e immediatamente realizzabile, dal momento che all'interno delle parafarmacie lavora personale con il medesimo percorso di studi e la medesima preparazione di quello che lavora all'interno delle farmacie».
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