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In Lombardia 200 letti d'ospedale mai usati, ipotesi Ucraina

epa10379036 The Bruhat Bengaluru Mahanagara Palike (BBMP) and Health officials check the preparations during a mock drill to check oxygen availability and Intensive Care Unit (ICU) at CV Raman General hospitals in Bangalore, India, 27 December 2022. The Bruhat Bengaluru Mahanagara Palike (BBMP) will inspect the oxygen preparedness at 418 private hospitals in the city and conduct a mock drill to check the oxygen plants, monitor oxygen and bed availability related to rising Covid-19 cases, following the advisory by the Indian Union Ministry for Health. EPA/JAGADEESH NV
epa10379036 The Bruhat Bengaluru Mahanagara Palike (BBMP) and Health officials check the preparations during a mock drill to check oxygen availability and Intensive Care Unit (ICU) at CV Raman General hospitals in Bangalore, India, 27 December 2022. The Bruhat Bengaluru Mahanagara Palike (BBMP) will inspect the oxygen preparedness at 418 private hospitals in the city and conduct a mock drill to check the oxygen plants, monitor oxygen and bed availability related to rising Covid-19 cases, following the advisory by the Indian Union Ministry for Health. EPA/JAGADEESH NV
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MILANO, 05 FEB - Duecento letti ospedalieri acquistati dalla Regione Lombardia per la pandemia non sono mai stati utilizzati a causa di certificazioni mancanti. I letti sono adesso immagazzinati nei locali dell'ex Ospedale Sant'Anna di Como. Sulla situazione, raccontata prima dalla Provincia di Como e poi approdata in Consiglio regionale, la Regione precisa che l'acquisizione dei dispositivi è avvenuta nel pieno dell'emergenza Covid, con l'obiettivo di garantire massima disponibilità di posti letto ma la società fornitrice - l'indiana Surgimill Medical Systems Private Limited - non ha fornito le necessarie certificazioni di conformità alle normative ISO portando Aria, che su incarico della Regione ha effettuato l'acquisto con una spesa di 222.328 euro, ad avviare un'azione legale nei confronti dell'azienda. I letti, come ha proposto l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, potrebbero essere donati all'Ucraina che li ha richiesti. Il tribunale di Milano, con una sentenza dello scorso 15 novembre, ha stabilito la risoluzione del contratto e la restituzione delle somme pagate da Aria. Tuttavia, sottolinea la Regione, ad oggi Surgimill non ha ancora adempiuto alla restituzione dell'importo dovuto. "Le polemiche sollevate su questa vicenda - ha detto Bertolaso - sono fuori luogo. La Regione ha operato con tempestività in un momento di crisi sanitaria senza precedenti, cercando di garantire tutte le risorse necessarie per far fronte all'emergenza". Ora "ci aspettiamo che la società fornitrice rispetti la sentenza e restituisca quanto dovuto ma ciò non è ancora avvenuto" ha spiegato Bertolaso. "Per superare questa situazione - ha concluso l'assessore - vogliamo proporre un accordo all'azienda indiana che ci permetta di acquisirli e donarli al governo ucraino da cui ci è giunta una richiesta in questo senso. Naturalmente sarà necessaria una valutazione della possibilità di utilizzo di questo materiale non conforme alla normativa europea ma probabilmente utile in zone di guerra".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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