In Kosovo aperti i seggi per le elezioni parlamentari
![epa11291239 Member of the electoral committee shows the direction to a booth during a vote to remove the mayor of Northern Mitrovica in Northern Mitrovica, Kosovo, 21 April 2024. Four Serb-majority municipalities in northern Kosovo are voting to dismiss the ethnic Albanian mayors of Zvecan, Northern Mitrovica, Zubin Potok, and Leposavic, organized by the government in Pristina. On 17 January 2024, hundreds of residents in the four municipalities signed petitions to dismiss the mayors elected by handfuls of votes as turnout during the elections in April 2023 was up to 5 percent, in the North of Kosovo. For a mayor to be dismissed, 50 percent plus one of the overall number of voters have to vote in favor, but the main Serb party, Srpska Lista, has called residents to boycott the election once again. EPA/GEORGI LICOVSKI](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h4u1gzr7h3mmb63iva/1/serbia-kosovo-northern-mitrovica-politics.webp?f=16%3A9&w=826)
BELGRADO, 09 FEB - In Kosovo alle 7 (stessa ora italiana) si sono aperti i seggi per le elezioni parlamentari, che vedono favorito il partito 'Vetevendosje' (Autodeterminazione, VV, sinistra nazionalista) del premier uscente Albin Kurti. Un voto che si tiene in una situazione di grande incertezza sul futuro del Paese, e insieme di persistente stallo nel dialogo sulla normalizzazione dei rapporti con la Serbia, dal cui esito dipende in larga parte il percorso di integrazione europea sia per Pristina che per Belgrado. Stando ai pochi sondaggi della vigilia, il partito di Kurti, pur dato per vincente, dovrebbe attestarsi a percentuali inferiori al 50,2% ottenuto nelle ultime parlamentari del 2021. All'opposizione sono tre le formazioni principali, tutte su posizioni di destra o centrodestra - il Partito democratico del Kosono (Pdk), la Lega democratica del Kosovo (Ldk) e una coalizione guidata da Alleanza per il futuro del Kosovo ( (Aak) alla quale aderiscono l'Iniziativa socialdemocratica (Nisma) e la Lista conservatrice del Kosovo (Lkk). A dominare la campagna elettorale sono stati i temi economici e la lotta alla corruzione, con la questione del dialogo con la Serbia relegata in secondo piano. A rappresentare i serbi, la minoranza più consistente del Paese con circa 100 mila abitanti su una popolazione di quasi 2 milioni di persone, vi sono sei formazioni, anche se il maggiore e principale partito è Srpska Lista (SL), strettamente legato a Belgrado e al presidente Aleksandar Vucic. Obiettivo di tale formazione è conquistare nuovamente tutti i dieci seggi spettanti per legge alla popolazione serba locale. Nel parlamento di 120 seggi, 20 vengono assegnati a rappresentanti delle varie minoranze, metà dei quali ai serbi. I poco più di 2 milioni di elettori (dei quali 105 mila all'estero) possono scegliere fra 1.280 candidati in rappresentanza di 28 fra partiti, coalizioni e liste civiche. Per la prima volta votano 100 mila giovani. A monitorare la consultazione, con i seggi che chiuderanno alle 19, sono un centinaio di osservatori della Ue.
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