In Giappone nascite per la prima volta sotto 700.000 nel 2024
TOKYO, 25 GEN - Nel 2024 per la prima volta le nascite in Giappone sono scese sotto a quota 700.000, confermando la propensione demografica al ribasso degli ultimi anni. In base ai dati del ministero della Salute e del Welfare di Tokyo, nei primi 11 mesi dell'anno appena concluso il numero dei nuovi nati, inclusi gli stranieri, è sceso del 5,1% a 661.577 unità, sottolineando il trend in atto a non sposarsi o a ritardare il matrimonio, in parte a causa dell'aumento del costo della vita, e agli effetti persistenti della pandemia da Covid-19. Le nascite nel Paese hanno registrato una flessione costante, scendendo sotto i 900.000 nel 2019 e sotto gli 800.000 nel 2022, fino a raggiungere nel 2023 un livello di 727.277, il minimo storico da quando sono stati resi disponibili dati comparabili, nel 1899. Allo stesso tempo il numero di matrimoni è stimato a circa 475 mila nel 2024, più o meno in linea con il 2023. Inizialmente l'Istituto nazionale di ricerca sulla popolazione e la sicurezza sociale (Ipss) aveva stimato che il dato per il 2024 avrebbe visto un leggero rialzo a 755.000 unità, con le nascite che sarebbero scese sotto le 700.000 unità entro il 2038. A fronte del problema demografico il Giappone si trova ad affrontare una carenza di manodopera che minaccia seriamente la sostenibilità della previdenza sociale, in primis l'assistenza sanitaria e il sistema pensionistico. Preoccupa anche la carenza di manodopera in vari settori, dalle cure infermieristiche, all'assenza di vari servizi nelle aree rurali del Paese. Le misure del governo per aumentare il tasso di natalità, tra le quali l'ampliamento dei sussidi per l'assistenza all'infanzia, e i benefici per il congedo parentale, non sono considerati sufficienti.
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