In Arabia Saudita le donne possono guidare, da oggi

«Mi sono svegliata presto stamani, prima del solito. Ero così emozionata che non sono riuscita a dormire. Oggi sto guidando per andare al lavoro, e per la prima volta non devo stare seduta dietro»: è una delle testimonianze che arrivano dall'Arabia Saudita, dove dalla mezzanotte è consentito alle donne di guidare.
«Sto guidando, ancora non posso crederci: sto andando a Jedda guidando», racconta Roa Altaweli alla Bbc.
«Il giorno uno è tranquillo sulle strade - ci sono le vacanze a scuola -. E non è una brutta cosa per ansiosi automobilisti della prima volta. Sono accompagnata da mio padre, per alcune dritte e per avere sostegno morale».
«Mi sono fermata per un caffè», continua la signora: «Sono stata la prima automobilista donna che il barista abbia mai servito».
L’Arabia Saudita era l'ultimo Paese al mondo a non riconoscere ancora questo diritto alle donne, che finora dovevano fare affidamento su mariti, fratelli o autisti per compiere operazioni elementari, come recarsi al lavoro o portare i figli a scuola. Un divieto che le aveva relegate ai sedili posteriori.
La svolta storica era stata annunciata lo scorso settembre nell'ambito dell'ambizioso programma di riforme sociali e economiche promosso dal principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS) per modernizzare il Regno, che è fra i Paesi islamici più conservatori e rigidi al mondo.
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