Imprenditore sequestrato ad Alghero, indagato resta in carcere
SASSARI, 17 DIC - Dimitri Iacono, il 32enne arrestato sabato scorso dalla Squadra mobile di Sassari per aver sequestrato, picchiato e minacciato con una pistola un imprenditore algherese per estorcergli 50mila euro, resta in carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Sassari Giuseppe Grotteria, al termine dell'interrogatorio di garanzia che si è svolto stamattina. Iacono, assistito dagli avvocati Elias Vacca e Marco Salaris, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La pm Enrica Angioni lo accusa dei reati di sequestro di persona, estorsione aggravata e porto illegale di armi. Iacono è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Sassari sabato scorso, all'alba, insieme con un 16 suo parente e complice nel sequestro dell'imprenditore. Secondo quanto emerso dalle indagini degli ispettori di polizia, Iacono e il minorenne mercoledì scorso hanno avvicinato l'imprenditore, e minacciandolo con una pistola sono saliti sulla sua auto, costringendolo ad andare lungo la strada per Bosa e a fermarsi dopo pochi chilometri in un viottolo rurale. Qui lo hanno picchiato, il 33enne lo ha anche colpito alla testa con il calcio della pistola, e gli hanno chiesto 50mila euro. Per fargli capire che facevano sul serio hanno anche esploso un colpo di pistola, che ha infranto uno dei vetri dell'auto, una Bmw. L'imprenditore terrorizzato e ferito dalle botte ricevute, ha acconsentito al pagamento. Sono andati a casa sua da dove ha preso tutto il contante che aveva a disposizione, poco più di 10mila euro, e lo ha consegnato ai suoi aguzzini. Iacono era uscito di recente dal carcere dopo una condanna a 14 anni per un omicidio avvenuto nel febbraio del 2014. Giovedì, invece, si terrà l'interrogatorio di garanzia anche del 16enne, che si trova rinchiuso nel carcere minorile di Quartucciu.
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