Italia e Estero

Il terremoto in Birmania 300 volte più forte di Amatrice

epa07248828 An officer examines a seismograph at the Anak Krakatau volcano monitoring station in Carita, Banten, Indonesia, 26 December 2018. According to the Indonesian National Board for Disaster Management (BNPB), at least 429 people are dead and 1.459 others have been injured after a tsunami hit the coastal regions of the Sunda Strait. EPA/ADI WEDA
epa07248828 An officer examines a seismograph at the Anak Krakatau volcano monitoring station in Carita, Banten, Indonesia, 26 December 2018. According to the Indonesian National Board for Disaster Management (BNPB), at least 429 people are dead and 1.459 others have been injured after a tsunami hit the coastal regions of the Sunda Strait. EPA/ADI WEDA
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ROMA, 28 MAR - Il terremoto avvenuto oggi in Birmania ha avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del sisma di Amatrice del 2016 e 8 volte superiore alla più alta mai registrata in Italia, che è quella di 7.1 dell'evento del 1908 a Messina. "Non c'è rischio di tsunami poiché il sisma è avvenuto a circa 300 chilometri dalla costa - dice all'ANSA Salvatore Stramondo, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - ma quando ci sono scosse di questa intensità in aree montuose c'è la possibilità che vengano attivate frane e che si verifichi la liquefazione del terreno, con possibile impatto sulle infrastrutture". La liquefazione è un fenomeno fisico naturale che può verificarsi in seguito a un terremoto: il terreno perde coesione e inizia a comportarsi come un fluido, in maniera simile alle sabbie mobili. Si tratta, quindi, di un fenomeno distruttivo che mette a rischio la stabilità delle strutture in superficie e che può alterare notevolmente il paesaggio. La liquefazione è stata uno degli effetti che hanno accompagnato anche gli eventi sismici che hanno colpito l'Emilia-Romagna nel 2012. La prima scossa, avvenuta alle ore 07,20 italiane, è poi stata seguita subito dopo, alle 07,32, da un'altra di 6.4, secondo quanto rilevato dall'Istituto geosismico statunitense, lo Usgs. "Quando c'è un terremoto di questa magnitudo - sottolinea Stramondo - ci aspettiamo che venga seguito da molte scosse successive: ce ne saranno centinaia di magnitudo man mano decrescente che probabilmente andranno avanti per molto tempo".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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