Il sindaco in smart working sotto accusa per le consulenze
BRESCIA, 10 GEN - Che fosse un'amministrazione pubblica singolare, dato che avviene da un luogo, Dubai, che si trova a sei ore d'aereo dalla sede comunale, il municipio di Carpenedolo (13mila abitanti in provincia di Brescia), era già noto, ma adesso nei confronti del sindaco 'in smart working', Stefano Tramonti, eletto con Foza Italia e poi passato ad Azione, è stato presentato un esposto in Procura e all'Anac per una serie di consulenze "affidate senza gara d'appalto".
Tramonti, infatti, ha assegnato in maniera diretta consulenze per un milione di euro decise via Skype, dal 31 maggio al 12 dicembre del 2023, mentre si trovava negli Emirati. Si tratta di contratti sotto la soglia dei 140mila euro (introdotta dal nuovo codice degli appalti) per attività legate al progetto di realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti con i fondi del Pnrr. Contro il sindaco l'Associazione Comitato Impatto Zero ha presentato un esposto in Procura a Brescia e all'Anac per contestare tempi e modalità delle assegnazioni.
Il sindaco, 37 anni, ha sostenuto che il suo trasferimento a Dubai è stato dettato da motivi professionali: è il general manager di una azienda meccanica di Carpenedolo. "Le riunioni di giunta - ha dichiarato Tramonti - si facevano in buona parte in streaming già dal 2019, ancora prima del Covid, a causa dei miei impegni lavorativi. Avrei potuto trasferirmi uno o due anni fa ma significava fare commissariare il Comune mentre ora mi avvio a fine mandato. Aggiungo che io con i miei elettori sono stato chiaro: prima di candidarmi per il secondo mandato ho detto che avrei viaggiato molto per lavoro".
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