Italia e Estero

Il prete bresciano (e molto social) chiamato a ricostruire Norcia

Don Davide ama Vasco, la Vespa, le corse e diffonde il Vangelo su Fb. Ora andrà a Norcia: «C'è una comunità che deve essere ricostruita»
Il selfie di don Davide Tononi con Papa Francesco - Foto Facebook
Il selfie di don Davide Tononi con Papa Francesco - Foto Facebook
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A Norcia arriva il prete che ama lo «spartan race», cioè correre in percorsi che si usano per gli addestramenti militari, che canta le canzoni di Vasco Rossi e diffonde il Vangelo su Facebook. E oltre che dal crocifisso non si separa mai dalla sua Vespa 50 Special anni Settanta, rigorosamente gialla. 

Si chiama don Davide Tononi, bresciano (tanto che sui social specifica che «si dice pirlo, non spritz»), 33 anni, da circa due parroco di Turrita di Montefalco, in provincia di Perugia, ma dal prossimo 22 settembre si prenderà cura delle anime nursine. 

A volere questo parroco vulcanico tra le macerie della Valnerina è stato l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, con una motivazione precisa. 

«C'è una comunità che deve essere ricostruita», racconta don Davide. Che non fa mistero di essere rimasto «sorpreso dal trasferimento». «Non me l'aspettavo - dice -, ma poi ho capito la motivazione e ora sono pronto per questo nuovo incarico che affronterò con lo spirito di sempre e soprattutto con l'obiettivo di costruire rapporti schietti con la comunità». E si presenterà ai suoi nuovi fedeli esibendosi subito in una manifestazione sportiva. «La settimana dopo il mio arrivo - annuncia - ci sarà "Corri per Norcia", di certo non me la perdo e speriamo che con me vogliano partecipare anche tanti altri parrocchiani». 

A Turrita, appresa la notizia del suo trasferimento, la gente non l'ha presa bene, perché don Davide era diventato un punto di riferimento sia per i giovani del posto che per le persone anziane. 

«Ma resterò sempre legato a questa comunità - afferma -, il mio modo di essere sacerdote mi porta tra la gente e così sarà anche a Norcia, da dove mi sono già arrivati tanti messaggi di benvenuto. So che arriverò in mezzo a una popolazione forte, resiliente, che ha saputo reagire benissimo al terremoto. Io non so ancora cosa potrò aggiungere, di certo cercherò di portare tutta la gioia di cui sono capace». 

Un segno distintivo di don Davide è appunto la sua Vespa gialla che «verrà con me a Norcia e se il tempo lo permetterà potrei anche arrivarci il giorno del mio insediamento». E dalla città di San Benedetto continuerà a raccontare le sue giornate e la parola del Signore attraverso i social. «Sono uno strumento importante, ovviamente non determinante - spiega don Davide -, ma ho notato che quando posto il Vangelo del giorno arrivano commenti e riflessioni anche di persone che in chiesa non ho mai visto e questo è già un risultato». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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