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Il pianeta Terra ha un gemello: si chiama Kepler-452b

Si trova a 1.400 anni luce dalla Terra e potrebbe ospitare vita
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Un’altra Terra, un pianeta cugino, forse gemello, «vicino» e con tutte le condizioni potenziali necessarie per aver ospitato o ospitare a tutt’oggi la vita: un sole simile al nostro, un anno lungo quanto quello terrestre; forza di gravità, temperatura, clima e terreno favorevoli alla presenza di acqua.

La storica scoperta è stata annunciata dai dirigenti della Nasa con parole cariche d’emozione. «Siamo più vicini a rispondere alla domanda che l’umanità si fa da millenni: siamo soli nell’universo? Siamo alla vigilia di poter osservare un pianeta simile alla Terra», ha detto Jon Grunsfeld, direttore delle Missioni Scientifiche della Nasa. «Abbiamo scoperto il pianeta più vicino gemello o almeno cugino della Terra», ha precisato ancora Grunsfeld.

Il pianeta gemello della Terra si chiama Kepler-452b - questo il nome dato dagli astrofisici - e si trova a 1.400 anni luce da noi, eppure orbita attorno alla sua stella ogni 385 giorni. Quasi come la Terra.

Kepler-452b si trova nella zona Goldilocks, ovvero «un’area abitabile» di un sistema stellare - dove, cioè, la vita è possibile perché la temperatura non è troppo elevata né troppo rigida per escludere la presenza di acqua - e la stella attorno alla quale orbita somiglia a una cugina anziana del nostro sole.

Ad individuarlo è stato il telescopio Kepler, lanciato in orbita nel 2009 proprio con lo scopo di individuare stelle lontane, simili al sole, con i loro possibili pianeti. Nonostante un guasto nel 2013 abbia mandato Kepler in pensione anticipata, le centinaia di miliardi di dati che ha raccolto continuano ad essere analizzati dai laboratori a terra della Nasa con l’aiuto anche del telescopio Hubble.

Kepler ha portato all’identificazione non solo di circa 5mila «candidati pianeti, ma di una dozzina di questi - tra cui 452b - con i loro sistemi solari simili alla Terra. Kepler-452b è grande una volta e mezza la Terra e riceve dalla sua stella energia doppia della nostra, il che fa presumere la possibile esistenza di piante e quindi del processo di fotosintesi che sostiene la vita.

«Questo pianeta ha sei miliardi di anni ed è la cosa più vicina ad un posto che qualcun altro potrebbe chiamare casa. È il primo pianeta potenzialmente abitabile che abbiamo individuato, ha trascorso sei miliardi di anni nella zona abitabile della sua stella, più della terra», ha detto Jon Jenkins, capo analista del telescopio Kepler. «Possiamo pensare a 452b come un cugino più vecchio della Terra, che ci dà l’opportunità di osservare come il nostro pianeta potrebbe evolversi». Nel 2017 - ha annunciato Grunsfeld - la Nasa lancerà un nuovo telescopio con l’unico scopo di studiare i pianeti vicini con similitudini alla Terra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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