Il muro del Brennero: l'Austria chiude la frontiera con l'Italia
L'Austria fa sul serio e avvia al Brennero i lavori per una barriera anti-migranti.
La struttura avrà una lunghezza di 250 metri e comprenderà l'autostrada, come anche la strada statale. In una prima fase saranno smontati i guardrail e verrà modificata la segnaletica stradale. I controlli del traffico leggero e pesante saranno effettuati in un parcheggio a nord del confine. Nei prossimi giorni sarà anche allestito un centro di registrazione.
A nome del governo il sottosegretario con delega all'Ue Sandro Gozi reagisce in serata definendo la decisione «un grave errore che viola le regole europee» e chiedendo a Vienna di riconsiderare «questa decisione che contravviene allo spirito e alla lettera degli accordi europei oltre che all'amicizia che lega Italia e Austria».
Da tempo Vienna aveva annunciato l'intenzione di un «management di confine» al valico italo-austriaco, seguendo l'esempio di Spielfeld, al confine con la Slovenia, dove i varchi per i migranti sono limitati da recinzioni.
Dopo la chiusura della rotta balcanica e l'arrivo della bella stagione, il governo austriaco teme un incremento dei flussi migratori dalle coste del Mediterraneo. La settimana scorsa l'accelerata, con le visite del ministro degli Esteri Sebastian Kurz a Bolzano e del ministro degli Interni Johanna Mikl-Leitner a Roma.
Il presidente Heinz Fischer, da «europeista convinto», si è affrettato a precisare che «i provvedimenti al Brennero non prevedono un muro oppure filo spinato», assicurando il minor impatto possibile sul transito di persone e merci. «Ma - ha avvertito - servono più controlli per chi vuole entrare in Europa».
Per il momento al Brennero macchine, tir e treni transitano in continuazione senza rallentare. Si vedono anche pochi migranti in viaggi verso nord. «Il numero degli arrivi è stabile. In media transitano 20-25 persone al giorno», conferma Roberto Defant, dell'associazione Volontarius che si occupa dell'accoglienza di profughi in Alto Adige. «Per il momento - spiega - non abbiamo segnali che facciano pensare ad un aumento sostanziale». Volontarius è in stretto contatto con la Questura di Bolzano e con la Provincia autonoma per essere pronti in caso di necessità.
Al valico italo-austriaco da tempo esiste un piccolo centro di accoglienza con 70 posti letto. I controlli potrebbero partire a fine maggio, ma sarà il ministero degli Interni a Vienna a stabilire l'effettivo avvio, secondo il reale flusso di migranti. «Con Schengen e la fine dei controlli di frontiera il Brennero era diventato un simbolo dell'Unione europea, ora torna ad essere simbolo della divisione», hanno affermato il governatore altoatesino Arno Kompatscher e il segretario Svp Philipp Achammer, ribadendo la necessità di «una soluzione europea».
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