Il ministro Pinotti: «Militari italiani in Lettonia»
Militari italiani saranno schierati in Lettonia «come deciso nel vertice di Varsavia»: lo ha detto
il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il vertice aveva deciso di formare un contingente Nato nell'ambito del progetto di rafforzamento delle frontiere orientali del patto atlantico.
"La politica della Nato è distruttiva", ha tuonato Mosca, mentre il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha assicurato che "l'invio di soldati non rappresenta un'aggressione nei confronti della Russia".
"Quando abbiamo fatto il vertice di Varsavia, all'interno di responsabilità che hanno assunto altre nazioni dell'Alleanza atlantica, anche l'Italia ha dato la disponibilità a fornire una compagnia, con numeri non molto consistenti", ha aggiunto la Pinotti, confermando così le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che in un'intervista ha parlato di un impegno militare a partire dal 2018 al confine russo.
Il segretario generale della Nato ha dichiarato che dal gennaio 2018 il contingente italiano sarà la "punta di lancia" della task force al confine russo, "in grado di intervenire in cinque giorni in caso di emergenza". L'Alleanza atlantica schiererà, già a partire dal 2017, quattro battaglioni multinazionali nei Paesi Baltici e in Polonia. Il messaggio lanciato a Mosca, secondo Stoltenberg, è "difesa e dialogo": "Non vogliamo isolare la Russia, ma ribadire che la nostra missione è proteggere tutti gli alleati".
In conferenza stampa congiunta con Stoltenberg ha parlato anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, precisando che l'Italia invierà nei prossimi mesi "140 soldati in Lettonia per partecipare alla forza Nato a guida canadese dispiegata nel Paese". "Noi abbiamo sempre dato il nostro contributo a un'impostazione di rafforzamento degli assetti difensivi nei Paesi del nord-est dell'Alleanza atlantica", ha aggiunto.
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