Il Messico ha già inviato 8mila militari al confine con gli Usa
CITTÀ DEL MESSICO, 04 FEB - L'80% dei 10mila soldati dell'Operazione Frontera Norte, iniziata subito dopo gli accordi raggiunti tra la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, e il suo omologo statunitense Donald Trump, sono già stati dislocati in punti di confine del nord del Messico. Lo riporta il sito del quotidiano Milenio precisando che 2.200 effettivi, 1.500 dell'Esercito e 700 della Guardia nazionale, sono partiti oggi dal Campo Militare 1-A di Naucalpan de Juárez, a 25 km da Città del Messico. Alle sei del mattino è iniziata anche la mobilitazione dalla penisola dello Yucatán, con 990 elementi della Guardia Nazionale, dagli stati di Campeche (270 soldati), e da quelli di Mérida e Quintana Roo (con altri 720). Inoltre, 2.700 elementi di unità militari provenienti dagli stati di Hidalgo, Tlaxcala, Stato del Messico (Edomex), Puebla e Veracruz, sono già partiti via terra. In totale, dunque, oggi, 6.890 militari sono stati inviati che si vanno ad aggiungere a quelli inviati ieri, oltre un migliaio, che si sono già posizionati a Tijuana, la principale città dello Stato della Baja California confinante con la californiana San Diego, a Sonoyta, nello Stato di Sonora al confine con l'Arizona e a Matamoros, nello Stato di Tamaulipas di fronte al Texas. I militari partiti oggi saranno dislocati nelle città di Tijuana, Tecate e Mexicali (Baja California), ad Agua Prieta e Sonoyta (Sonora), a Piedras Negras e Ciudad Acuña (Coahuila), a Ojinaga, Puerto Palomas e Ciudad Juárez (Chihuahua) e nella città di Colombia (Nuevo León) e di Playa Bagdad e Ciudad Mier (Tamaulipas).
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