Il G7 con Biden studia un piano per le pandemie e sfida la Cina
Un’alleanza tra le democrazie occidentali per trovare un’alternativa alla Via della Seta e contenere quindi la Cina. È la proposta con cui Joe Biden si presenta al G7, il primo summit tra i grandi del mondo, iniziato ieri a Carbis Bay in Cornovaglia, cui partecipa il presidente statunitense.
Si chiama «Build Back Better World», ricostruire meglio per il mondo, l’ingente piano di investimenti globali che Biden vorrebbe contrapporre ai miliardi già investiti dalla Cina in programmi infrastrutturali nei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Asia e Africa. Più di cento paesi hanno aderito alla Via della Seta cinese, che porterà alla costruzione di porti, ferrovie, autostrade, tra i quali c’è anche l’Italia, unica nazione occidentale. Ed è proprio in risposta alla Via della Seta che oggi, seconda giornata di G7, i leader hanno approvato questo piano globale sulle infrastrutture per i Paesi a basso reddito, con «standard elevati, trasparenti, rispettosi dell’ambiente e dei diritti». Da Washington si spiega che «si tratta di offrire un’agenda positiva concentrata sull’unire i Paesi che condividono i nostri valori sui temi che contano di più». Un modo per ricalcare la volontà di Joe Biden, in pressing sui colleghi del G7, di inviare un messaggio chiaro al mondo di condanna al lavoro forzato degli uighuri, minoranza etnica musulmana che vive nella regione autonoma dello Xinjiang. «Queste pratiche sono un affronto alla dignità umana e un esempio della concorrenza economica sleale della Cina» ribadisce la Casa Bianca.
Stasera sarà annunciato anche un piano globale di contrasto coordinato delle prossime pandemie, che prevede fra l’altro la riduzione da 300 a 100 giorni dei tempi per la ricerca e lo sviluppo d’un vaccino. Sempre in serata è in programma un colloquio bilaterale tra Joe Biden e il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ieri ha introdotto la prima sessione del vertice di Carbis Bay proponendo la sua ricetta per la ricostruzione, a partire dal lavoro e dalla coesione tra i paesi membri del G7.
Il summit quest’anno è presieduto dalla Gran Bretagna ed è il primo vertice in presenza dallo scoppio della pandemia di Covid. Il premier inglese Boris Johnson ha dato il via ieri ai tre giorni di lavori accogliendo nell’esclusivo resort (blindato) di Carbis Bay i leader ospiti: Joe Biden per gli Usa, Mario Draghi per l’Italia, Angela Merkel per la Germania, Emmanuel Macron per la Francia, Yoshihide Suga per il Giappone, Justin Trudeau per il Canada, Charles Michel e Ursula von der Leyen per l’Ue.
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