Il Comune di Torino ha truccato il bilancio, sostengono i pm

Due alti dirigenti del Comune di Torino protestarono contro la decisione di non iscrivere nei conti di Palazzo Civico del 2017 un debito di cinque milioni di euro.
È quanto si ricava dai documenti dell'inchiesta che ieri ha portato all'invio di un avviso di garanzia alla sindaca Chiara Appendino, al capo di gabinetto Paolo Giordana e all'assessore Sergio Rolando.
Prima dell'approvazione del bilancio di previsione 2017, Roberto Rosso e Anna Tornoni, dirigente dell'area bilancio e direttore del settore finanza, scrissero una «lettera riservata» manifestando contrarietà alla decisione di posticipare al 2018 l'iscrizione del debito di cinque milioni verso la società Ream.
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