Italia e Estero

Il bimbo di Chernobyl adottato a 32 anni da una coppia italiana

I due l'avevano ospitato per la prima volta quando aveva 11 anni: ne è nato un legame duraturo, sfociato ora nell'adozione
Solnechny, una città abbandonata nei pressi dell'impianto di Chernobyl - Foto Ansa/Epa Victor Drachev
Solnechny, una città abbandonata nei pressi dell'impianto di Chernobyl - Foto Ansa/Epa Victor Drachev
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Era stato ospitato in Trentino per la prima volta quando aveva 11 anni e ora è sposato ed è a sua volta padre. Si tratta di un uomo bielorusso di 32 anni, adottato da una coppia trentina che lo aveva accolto per la prima volta dopo il disastro della centrale nucleare di Chernobyl, come riportano i quotidiani locali trentini. 

Orfano di madre, non aveva mai conosciuto il padre, quello che allora era un bambino era stato accolto più volte negli anni dalla coppia trentina, per trascorrere qualche periodo distante dalla zona contaminata d'origine.

Adesso fa l'autotrasportatore su lunghe distanze e coglie spesso l'occasione per passare a trovare quelli che considera i suoi genitori. Da qui la decisione comune di richiedere l'adozione, accolta in questi giorni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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