Italia e Estero

Il 10% dei ragazzi pensa che l'Aids si contragga con un bacio

A pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l'Aids una ricerca mette in luce la disinformazione dei giovani
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Nel 1991 il virologo Ferdinando Aiuti dimostrò a tutto il Mondo, baciando una donna sieropositiva, che l'Aids non si poteva trasmettere così. Ora, a più di 25 anni da quel gesto che destò scalpore, tanto che anche i bimbi di allora se ne ricordano, i giovanissimi sono disinformati.

Più di un ragazzo su 10 infatti pensa che l'Hiv si possa contrarre con un bacio. È quanto emerge dal Lila Report 2017, una ricerca effettuata dalla Lega italiana per la lotta contro l'Aids tra studenti con un'età tra i 16 e i 18 anni.

Il campione analizzato è di 3.389 persone di Cagliari e Provincia. L'11,8% pensa che come modo per contrarre il virus dell'Hiv ci sia il bacio, il 4,2% il contatto fisico. Per l'l% dei ragazzi intervistati, invece, basta un abbraccio.

Il primo dicembre sarà la Giornata mondiale contro l'Aids.

L'infezione comunque non si arresta e anche i dati bresciani, negli ultimi anni, non sono certo confortanti
 

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