Italia e Estero

I guai di Ryanair non sono finiti

Dopo i voli cancellati, l'Antitrust ha aperto un procedimento per pratiche commerciali scorrette. Anche il Governo attacca la compagnia
Aerei Ryanair a Dublino - Foto Ansa/Epa Andy Rain
Aerei Ryanair a Dublino - Foto Ansa/Epa Andy Rain
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Anche l'Antitrust scende in campo nella vicenda Ryanair. Dopo il caos provocato dalle migliaia di cancellazioni decise dalla low cost, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di vederci chiaro e ha aperto un procedimento istruttorio per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo. 

Il Governo intanto mantiene la linea della tolleranza zero sui diritti dei passeggeri, mentre domani a pronunciarsi sarà l'Enac, che ha convocato d'urgenza la compagnia per una verifica delle criticità. 

A far scendere in campo l'Antitrust, il fatto che le numerose cancellazioni «potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza del Codice del consumo», come sostenuto anche dalle organizzazioni dei consumatori, a partire da Federconsumatori.

Un secondo profilo di contestazione riguarda «il tenore e le modalità delle informazioni» con cui Ryanair ha informato i passeggeri, che potrebbero - secondo l'Authority - «indurre in errore i consumatori sull'esistenza e quindi l'esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria». 

La low cost irlandese, da parte sua, è tornata oggi a scusarsi con tutti i 315 mila passeggeri coinvolti nelle 2.100 cancellazioni delle prossime sei settimane e ha assicurato che per oltre il 95% verrà trovato un nuovo volo o un rimborso entro questa settimana. 

Che la condotta del vettore irlandese non sia stata corretta lo pensa anche il ministro dei trasporti Graziano Delrio: «Per cancellare un volo devi dare un preavviso con almeno due settimane di anticipo», altrimenti scattano le penali, ha spiegato a Radio Capital il ministro, che per proprio su questo ha sollecitato l'intervento dell'Enac. 

«Secondo noi sono moltissimi i passeggeri che non solo hanno il diritto ad avere il rimborso del biglietto, ma anche la compensazione per il danno ricevuto», ha detto Delrio, avvertendo che sui diritti non verrà fatto «nessuno sconto». Sulla stessa linea della «tolleranza zero» anche il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, che ha definito quanto accaduto «molto grave perché i disservizi ai cittadini sono stati molto rilevanti». 

Il Governo sembra pronto a non abbassare la guardia anche nella valutazione dell'offerta di Ryanair per Alitalia. Mancano infatti all'appello le offerte vincolanti (entro il 2 ottobre) che - ha detto il commissario Enrico Laghi - «come d'uso arriveranno l'ultimo giorno». «Ryanair è una grande compagnia e ha le potenzialità per rilanciare Alitalia, non solo per comprarla, però dipenderà dall'offerta che arriverà», ha avvertito Delrio, spiegando che oltre a guardare all'investimento industriale, si guarderà anche al destino dei lavoratori. «Certamente c'è un nodo per quanto concerne le condizioni del lavoro», ammette anche Calenda, sottolineando che da quel nodo «il governo non potrà prescindere». 

La situazione non è però nuova ai sindacati, che da anni denunciano problemi per le condizioni di lavoro dei dipendenti di Ryanair, puntualizza la Fit Cisl, ricordando che anche recentemente la compagnia ha ribadito di non voler partecipare «ad alcuna negoziazione o confronto con qualsiasi organizzazione sindacale».  

 

 

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