Guerra in Ucraina, Zelensky rinuncia alla Nato: live blog
L'Ucraina entra nella terza settimana di guerra con la capitale Kiev sotto coprifuoco e le navi russe che bombardano le coste a sud di Odessa. Zelensky dichiara di accettare il fatto di non poter far parte della Nato. Ma Putin gli risponde con una chiusura: «Kiev non mostra di voler seriamente trovare soluzioni mutualmente accettabili». Per il mediatore ucraino, però, «c’è ancora spazio per un compromesso».
E i negoziati continuano, con lo stesso Zelensky che parla di «posizioni più realistiche, anche se serve tempo». Intanto a difesa dell'Ucraina si schiera con forza la Polonia, chiedendo una «missione di pace» della Nato, per consegnare aiuti, «protetta da forze armate».
18.09 Le forze russe hanno bombardato un teatro
Le forze russe hanno bombardato un teatro d'arte drammatica «nel cuore di Mariupol», che era stato convertito in rifugio per centinaia di civili. Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell'Ucraina, citato da Ukrinform. «È ancora impossibile valutare l'entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali», si legge nel comunicato.
16.18 Di Maio: «Nessun rispetto per le norme di diritto internazionale umanitario»
«L'offensiva russa prosegue senza sosta e senza alcun rispetto per le norme di diritto internazionale umanitario». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'informativa alla Camera. «Le truppe russe assediano città come Kharkiv, Mariupol, Kherson, Odessa e Sumy, su tre lati dei confini dell'Ucraina. Un'operazione concentrica che converge verso la capitale Kiev, le cui condizioni appaiono ormai disperate. I bombardamenti si sono ormai estesi anche alle città dell'Ucraina occidentale: a Leopoli, dove opera la nostra Ambasciata, e a Ivano Frankivsk. Zone a pochi chilometri dal confine polacco, vale a dire da Ue e Nato».
14.30 Zelensky chiede più sanzioni: «Chiudete i porti Usa alla Russia»
«L'Ucraina è grata agli Stati Uniti ma vi chiedo di fare di più per fermare la macchina da guerra della Russia. Tutti i politici della Russia dovrebbero essere sanzionati, tutte le aziende americane devono lasciare la Russia. Una no fly zone non è troppo da chiedere, chiudete i porti americani alla Russia». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Congresso Usa
13.32 La Nato non entrerà in Ucraina
«Nessun militare e nessun elemento del personale della Nato dovrà entrare in Ucraina. Su questo abbiamo una chiara linea rossa». Lo ha detto il portavoce del cancelliere tedesco Steffen Hebestreit, rispondendo a una domanda sulla missione di pace della Nato proposta ieri dalla Polonia.
13.16 Bloccati altri 13 siti di media
L'agenzia russa Roskomnadzor ha bloccato i siti di almeno altri 13 media. Lo ha osservato oggi Afp. I siti dei media investigativi Bellingcat, dei media locali russi e dei media di lingua russa con sede in Israele e Ucraina erano inaccessibili oggi in Russia senza una rete privata virtuale (vpn), hanno osservato i giornalisti dell'Afp. Questi siti ora compaiono anche nell'elenco ufficiale delle risorse bloccate da Roskomnadzor.
12.25 Sono 47mila i profughi arrivati in Italia
Al momento sono 47.153 i cittadini ucraini arrivati in Italia, di cui 24.032 donne, 4.052 uomini e 19.069 minori: sono i dati analizzati nel corso della riunione a Palazzo Chigi sulle misure per l'accoglienza con il sottosegretario Garofoli, i ministri Lamorgese, Franco e Orlando e il capo della protezione civile Curcio. L'assistenza, spiegano da Palazzo Chigi, sarà garantita attraverso la rete dei centri Cas e Sai - due reti gestite dal ministero dell'Interno che di recente sono state aumentate di 5.000 e 3.000 unità - e con l'accoglienza diffusa presso famiglie e in appartamenti, gestita da Enti del Terzo Settore.
11.46 Ucraina: quale modello di neutralità
L' Ucraina rifiuta l'idea di un modello austriaco o svedese di neutralità del Paese e vuole garanzie di sicurezza. Lo afferma il presidente ucraino Zelensky. «L'Ucraina ha già lo status di neutralità. È stato sui termini della neutralità che l'Ucraina si è ritirata dall'Unione Sovietica nel 1991, e lo status di neutralità è affermato nella dichiarazione di sovranità ucraina»: lo ha detto ha detto il capo della delegazione russa ai negoziati, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. «Chiaramente, la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, così come una serie di questioni umanitarie, i diritti della popolazione russofona, lo status della lingua russa», ha aggiunto.
10.34 l’Ucraina disponibile alla neutralità
Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di «neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito». Lo scrive Interfax. «Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell'esercito ucraino», ha affermato.
10.26 Due milioni di profughi in Polonia
Sono quasi due milioni i rifugiati ucraini che sono entrati in territorio polacco dall'inizio della guerra. Lo rende noto la polizia di frontiera di Varsavia in un tweet. «Dal 24 febbraio - si legge - un totale di 1,89 milioni di persone hanno fatto accesso in Polonia dall'Ucraina». Solo ieri il numero di profughi che hanno attraversato il confine ha raggiunto le 66 mila unità, «un dato in calo del 7%», precisa il tweet. La maggior parte delle persone arriva dal varco di Medyka, nel sud della Polonia. Questa mattina sono già arrivate 13 mila persone.
9.58 Almeno 500 morti il primo giorno di guerra
Secondo il servizio di emergenza della regione orientale ucraina di Kharkiv almeno 500 residenti della città sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio scorso. Lo riferisce la Reuters sul suo sito online.
9.40 «La Russia spara sui convogli»
Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, la Russia sta violando pesantemente il coprifuoco e spara su convogli di autobus, insediamenti e punti di evacuazione. Lo riporta il Kyiv Independent. L'Ucraina intanto non avrebbe ricevuto una conferma dalla Croce Rossa sull'apertura dei corridoi umanitari per oggi, 16 marzo.
9.20 Zaporizhia sotto attacco
La Russia ha preso di mira le infrastrutture civili nella città sud-orientale di Zaporizhia per la prima volta dall'inizio della sua invasione, ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina Oleksandr Starukh in un messaggio su Telegram, riportato da Bbc. Starukh ha scritto che una stazione ferroviaria e un parco pubblico della città sono stati colpiti da missili russi ma «secondo i dati preliminari, nessuno è stato ucciso. Il secondo razzo è atterrato nella zona del giardino botanico». I missili avrebbero colpito la città mentre circa 3000 auto di sfollati, riferisce sempre l'autorità locale, stanno arrivando a Zaporizhia da Mariupol.
7.59 Zelensky: «Ora negoziati più realistici»
I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora «più realistici»: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda, riportato dai media. «Tutte le guerre terminano con un accordo», ha detto Zelensky, ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano «difficili», ma «di fondamentale importanza». «E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche», ha detto e «c'è sicuramente spazio per compromessi». «Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell'interesse dell'Ucraina», ha concluso Zelensky.
7.31 Corte di giustizia Onu si pronuncia oggi sullo stop della guerra
La Corte internazionale di giustizia (Cig) dell'Onu si pronuncerà oggi sulla richiesta urgente dell'Ucraina affinché la Russia fermi immediatamente l'invasione. La sentenza è attesa per le 16 all'Aja. L'Ucraina accusa la Russia di cercare illegalmente di giustificare la sua guerra accusandola falsamente di genocidio nella regione del Donbass. Kiev chiede che la Corte prenda misure urgenti e ordini alla Russia di «sospendere immediatamente le operazioni militari».
6.51 Colpiti edifici residenziali a Kiev
Durante i bombardamenti della notte scorsa sono stati colpiti edifici residenziali a Kiev e Zaporizhia. Lo riferiscono le forze armate ucraine. Al momento non si hanno notizie sull'entità dei danni a cose e persone.
6.19 Mariupol attaccata dal mare
Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. «I primi missili - spiega - sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città». L'ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe «che costringono i medici a curare i loro feriti» e «usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati».
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