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Guerra in Ucraina, scaduto l'ultimatum dei russi a Mariupol

«La situazione è semplicemente disumana. La Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti» ha detto Zelensky
L'acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati i difensori ucraini
L'acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati i difensori ucraini
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È scaduto alle 5 ora italiana l'ultimatum delle forze russe agli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati in un'acciaieria. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky definisci «disumana» la situazione nella città portuale assediata. «Data la situazione disperata che si è venuta a creare nello stabilimento metallurgico Azovstal, e guidate da principi umanitari, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri di fermare le ostilità e deporre le armi. In cambio sarà loro risparmiata la vita», ha dichiarato in un comunicato il generale Mikhail Mizintsev che comanda l'assedio di Mariupol.

«La situazione in città rimane la più grave possibile. Semplicemente disumana. La Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti coloro che sono lì a Mariupol», ha detto Zelensky nel suo ultimo video messaggio agli ucraini. «Ci sono solo due modi per influenzare» questa situazione, ha proseguito Zelensky: «O i nostri partner daranno immediatamente all'Ucraina tutte le armi pesanti e gli aerei necessari, oppure serve un percorso negoziale in cui anche il ruolo dei partner sia decisivo».

Armi, diplomazia e sanzioni

Sul fronte degli armamenti, le prime armi dell'ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev «sono iniziate ad arrivare» in Ucraina, secondo quanto ha riferito un funzionario della Casa Bianca. Sul fronte diplomatico invece, il miliardario russo Roman Abramovich si sarebbe recato a Kiev nel tentativo di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, affermano fonti informate.

C'è poi il fronte sanzioni. Il sesto pacchetto di provvedimenti Ue contro Mosca prenderà di mira il petrolio e le banche. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al quotidiano tedesco Bild am Sonntag. «Stiamo esaminando ulteriormente il comparto banche, in particolare Sberbank, che rappresenta il 37% del settore bancario russo. E naturalmente ci sono le questioni energetiche», ha affermato la Von der Leyen spiegando che l'Ue sta lavorando su «meccanismi intelligenti» in modo che il petrolio possa essere incluso anche nelle prossime sanzioni.

«Un genocidio»

In un'intervista alla Cnn che andrà in onda oggi, Zelensky torna a ribadire che «la Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio: non uccidono soldati, uccidono civili. Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno», afferma il presidente ucraino Zelensky nelle anticipazioni trasmesse dalla all news americana.

Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato anche stamattina in Ucraina, in quasi tutte le regioni. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha affermato che finora il 71% della città ha subito danni per i bombardamenti russi, con oltre 1.000 edifici colpiti di cui 115 completamente distrutti. E resta la paura armi nucleari e chimiche. «I russi potrebbero essere disposti a usare armi nucleari tattiche» pur di vincere questa guerra, secondo Nina Krusciova, pronipote dell'ex leader sovietico Nikita Krusciov. Resti di armi chimiche sarebbero stati trovati nel villaggio di Bilka, secondo le autorità della città ucraina settentrionale di Trostianets.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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