Grenfell Tower, «nessuna speranza che Gloria e Marco siano vivi»
«Ho sentito la registrazione della telefonata di Gloria alla mamma. Le dice grazie per quello che ha fatto per lei. Stavano dando un addio. Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siamo ancora vivi»: a dirlo l'avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia di Gloria Trevisan, la giovane padovana dispersa nell'incendio a Londra assieme al fidanzato Marco Gottardi.
«Gloria - ricorda la legale - si era laureata il 18 ottobre ed è andata a Londra perché qui non ci sono possibilità professionali neanche per chi si laurea con 110».
Questo il drammatico aggiornamento sul fronte della tragedia della Grenfell Tower di Londra, dove frattanto proseguono le operazioni per l'identificazione delle vittime accertate, allo stato 17 a fronte di oltre 40 dispersi.
È un rifugiato siriano di 23 anni la prima vittima accertata e identificata. Ne dà notizia la britannica Sky News. Il giovane si chiama Mohammed Alhajali e studiava ingegneria civile alla University of West London. Il suo sogno era quello di tornare un giorno in Siria per ricostruirla dopo la guerra civile.
La premier britannica Theresa May ha annunciato frattanto un'inchiesta pubblica sul disastroso incendio. «Questa terribile tragedia va indagata in modo adeguato», ha promesso May, sullo sfondo delle polemiche e degli interrogativi che montano sulla sicurezza della torre e di altri edifici simili, nonchè sulla mancata prevenzione.
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