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Governo Gentiloni, c'è la fiducia. Al Senato maggioranza autonoma

Con 169 voti a favore il Senato ha decretato la definitiva fiducia dell'intero Parlamento, dopo che la Camera si era già pronunciata ieri
Il neopremier Paolo Gentiloni durante il voto al Senato - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il neopremier Paolo Gentiloni durante il voto al Senato - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il governo di Paolo Gentiloni incassa al Senato 169 voti favorevoli alla fiducia. Gli stessi voti che ottenne il governo di Matteo Renzi, nella notte tra il 24 e il 25 febbraio del 2014. Ieri, invece, sono stati 10 i voti di scarto alla Camera tra i due esecutivi: 378 ottenuti dal governo Renzi nel 2014, 368 sono stati quelli per Gentiloni.

In ogni caso, ora il Governo Gentiloni, che nel pomeriggio si è già riunito nella prima seduta, ha ottenuto la fiducia piena dall'intero Parlamento.

In particolare, in Senato l'esecutivo guidato da Gentiloni può vantare una maggioranza autonoma. A votare la fiducia sono stati infatti 111 senatori del Pd. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, per prassi non vota e Gentiloni non ha avuto la fiducia dal senatore Felice Casson. In tutto i senatori del Pd sono centotredici.

Altri 16 voti a favore sono arrivati dal gruppo delle Autonomie, dove siedono quasi tutti i senatori a vita, tranne Mario Monti. A favore del Governo ha votato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, e la biologa senatrice a vita, Elena Cattaneo. Non hanno preso parte al voto Carlo Rubbia, Renzo Piano e il senatore Claudio Zin. Da Area popolare e Udc sono arrivati 28 voti. Solo il presidente della Commissione Lavoro, Maurizio Sacconi, non ha partecipato.

Dal gruppo Grandi autonomie e Libertà (Gal) 3 sì: Paolo Naccarato, Luciano Villari e Angela D’Onghia. Nel gruppo Misto gli ok al Governo Gentiloni sono stati sette: ai sì già certi di Benedetto Della Vedova, Serenella Fucksia, Alessandra Bencini, Maurizio Romani, Sandro Bondi, Mauela Repetti e Franco Molinari, se ne sono aggiunti altri quattro: il voto di Enrico Rossi, quello del senatore a vita ed ex presidente del Consiglio, Mario Monti, più Luciano Uras e Dario Stefano, eletti tre anni fa con Sel e ora nel gruppo Misto. 

 

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