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Governatore Valencia, 'ho fatto errori, mi scuso'

epa11720357 Police, military and volunteers continue with cleaning operations in the flood-hit municipality of Paiporta, Valencia province, Spain, 14 November 2024. The Spanish Meteorologic Agency (AEMET) has lowered the red alert to orange for heavy rains in the areas affected by the devastating floods triggered by the DANA (high-altitude isolated depression) weather phenomenon that hit eastern Spain on 29 October, which resulted in over 220 people killed. EPA/BIEL ALINO
epa11720357 Police, military and volunteers continue with cleaning operations in the flood-hit municipality of Paiporta, Valencia province, Spain, 14 November 2024. The Spanish Meteorologic Agency (AEMET) has lowered the red alert to orange for heavy rains in the areas affected by the devastating floods triggered by the DANA (high-altitude isolated depression) weather phenomenon that hit eastern Spain on 29 October, which resulted in over 220 people killed. EPA/BIEL ALINO
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ROMA, 15 NOV - Il governatore della regione di Valencia, flagellata dall'alluvione Dana, Carlos Mazòn, ha ammesso di aver compiuto "errori" nella gestione dell'emergenza e si è scusato. "Non eluderò le mie responsabilità", ha detto anche se non ha annunciato dimissioni. "Il popolo valenciano ha diritto di sapere perché i protocolli di emergenza non sono stati sufficienti per ridurre le conseguenze letali della peggiore inondazione registrata in Spagna e una delle peggiori catastrofi naturali in Europa", per questo "il gruppo parlamentare del partito Popolare proporrà una commissione d'inchiesta" nell'assemblea regionale "per sapere cosa è accaduto". Lo ha detto il governatore della regione Valenziana, Carlos Mazòn, del Pp, nell'audizione oggi alle Corts regionali per spiegare i ritardi nell'allerta del rischio estremo di inondazioni, data dal governo regionale alla popolazione lo scorso 29 ottobre almeno 12 ore dopo l'allarme rosso meteo rilanciato dall'Agenzia meteorologica Amet e quando interi comuni erano già stati sommersi dalle piogge torrenziali e l'esondazione di fiumi. Le prime parole di Mazòn sono state "di cordiglio per i familiari delle vittime e dei dispersi per la peggiore inondazione dal 1962", mentre fuori il palazzo dell'Assemblea regionale almeno trecento persone protestano, invocando le dimissioni del governatore. L'esponente del Pp ha quindi riconosciuto "errori" nella gestione dell'emergenza assicurando che "non eluderò le responsabilità", anche se non ha annunciato dimissioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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