Italia e Estero

Gornji Vakuf, Paraga in carcere: «Temo la giustizia italiana»

È arrivato in Italia Hanefija Prijic, accusato di omicidio politico per aver ucciso il 29 maggio 1993 Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti
PARAGA E' ARRIVATO IN ITALIA
AA

È arrivato in Italia, a bordo di un volo partito dalla Germania e atterrato a Linate nel tardo pomeriggio, Hanefija Prijic, Il comandante bosniaco Paraga accusato di omicidio politico per aver ucciso il 29 maggio 1993
a Gornji Vakuf, in Bosnia, tre volontari bresciani: Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti, morti sotto i colpi di mitragliatrice sparati dal comandante bosniaco.

 

L'arrivo di Paraga in Italia

Ad attendere Paraga, invecchiato, senza capelli e con qualche chilo di troppo, c'era il dirigente della Digos di Brescia Giovanni De Stavola che gli ha notificato l'ordinanza della Procura di Brescia firmata dai pm Valeria Bolici e Silvia Bonardi.

Agli agenti della Digos, tramite un interprete, ha detto: «Temo la giustizia italiana».



Già condannato in Bosnia, dove una condanna a 13 anni, era stato arrestato a Dortmund in Germania a fine ottobre.

Ora il bosniaco è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore dove sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia prima del trasferimento nelle celle bresciane di Canton Mombello in attesa di un nuovo processo

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato