Italia e Estero

Go!2025: Fedriga, esempio collaborazione, ispira intera Europa

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GORIZIA, 08 FEB - "Oggi mi trovo nel cuore pulsante di un territorio che incarna la storia, la cultura e il destino condiviso di due popoli. Nova Gorica e Gorizia, insieme, sono la Capitale europea della cultura, simbolo di una visione che trascende i confini, unisce le comunità e celebra il valore della nostra comune eredità. Per la prima volta due città di due nazioni diverse condividono il titolo di Capitale europea della cultura. Un evento di portata storica, destinato a lasciare un segno indelebile nel percorso delle future Capitali". È il pensiero espresso all'apertura di Go! 2025 Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura, in piazza della Transalpina, dal governatore del Fvg Massimiliano Fedriga. "Questo riconoscimento è la dimostrazione concreta di come la collaborazione tra istituzioni possa trasformare un'idea in una realtà capace di ispirare l'intero continente. Il mio più sentito ringraziamento va alle istituzioni slovene per il costante dialogo con quelle italiane e ai sindaci di Gorizia e Nova Gorica, i primi a credere nella forza di questo progetto e nella sua capacità di generare un cambiamento profondo". Per Fedriga, Go! 2025 "non è solo un riconoscimento prestigioso, ma un messaggio potente: la cultura ha la forza di abbattere le barriere, di costruire ponti di comprensione e di rafforzare quel senso di appartenenza che lega le nostre due nazioni. Qui, dove la storia ha scritto pagine di separazione, oggi scriviamo una pagina di unità, di collaborazione e di fiducia reciproca. Nova Gorica e Gorizia sono il crocevia di culture, lingue e tradizioni che si intrecciano in un dialogo fecondo, dimostrando che l'Europa è e deve essere un luogo di incontro e di scambio. La scelta di questo territorio come Capitale Europea della Cultura testimonia il valore di un percorso che ha saputo trasformare le ferite del passato in opportunità per il futuro". E la Regione Fvg ha sostenuto il progetto: "la cultura è il motore della crescita sociale ed economica, lo strumento più potente per generare sviluppo, inclusione e innovazione, ha detto Fedriga. Gli eventi "che la Capitale porta con sé servono per far dialogare, conoscere, pensare assieme popoli che provengono da lingue e culture diverse, pensati per le persone. Abbiamo voluto investire con forza nello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti, affinché questo progetto lasci un'eredità tangibile per le future generazioni", come il Castello di Gorizia, piazza Transalpina, la stazione ferroviaria e la Galleria Bombi". Oggi dunque si celebra "una comunità che si riappropria della propria identità comune attraverso arte, musica, letteratura, teatro, cinema e ogni espressione del sapere e della creatività umana". La cultura è "il vero antidoto alla divisione, il mezzo per riscoprire ciò che ci accomuna e per costruire un futuro di pace e di progresso. Che questa Capitale Europea della Cultura sia un faro di speranza, un ponte tra passato e futuro, un esempio di come la bellezza e il sapere possano essere le fondamenta di una nuova Europa, più unita, più solidale, più consapevole della propria straordinaria ricchezza culturale". Fedriga ha donato al Presidente Mattarella e alla Presidente Pirc Musar una riproduzione dell'opera dell'artista Giorgio Celiberti, uno dei più illustri rappresentanti dell'arte contemporanea italiana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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