Gli insulti antisemiti degli ultrà della Lazio
Adesivi col fotomontaggio di Anna Frank con la maglia della Roma, scritte antisemite di ogni tipo: è il lascito dei tifosi della Lazio nella Curva Sud dell'Olimpico (la Nord era squalificata per razzismo) dopo la partita col Cagliari.
Gli addetti alle pulizie hanno rimosso tutto, ma il gesto si è trasformato in un caso con un ampio coro di critiche.
La comunità ebraica romana ha protestato immediatamente, chiedendo che «gli antisemiti stiano fuori dagli stadi», dal canto suo la Figc ha aperto un'inchiesta per trovare i responsabili.
Sul fronte politico, il ministro Luca Lotti assicura che «i colpevoli saranno condannati», mentre per la sindaca Raggi quanto andato in scena all’Olimpico «non è calcio né sport».
Condanna anche da parte della Cei, «l'unica parola è vergogna», mentre oggi il patron della Lazio, Claudio Lotito, è andato in Sinagoga a Roma, con due giocatori, Wallace e Felipe Anderson, per dimostrare la vicinanza alla comunità ebraica.
Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, ha dichiarato che il club è pronto ad andare in visita ad Auschwitz con tutti i giocatori: «Per quanto ci riguarda, ci andremmo ben felici e ben volentieri».
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, durante la seduta plenaria a Strasburgo: «Non posso non condannare fermamente ciò che accaduto a Roma dove un gruppo di hooligan ha usato l'immagine di Anna Frank per offendere tifosi di un'altra società».
Matteo Renzi, infine, ha proposto un'iniziativa di condanna: «Se fossi il presidente di una squadra di calcio domani farei mettere sulle maglie la Stella di David al posto dello sponsor».
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