Giubileo dei ragazzi, l'emozione di Martina davanti al Papa
«La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una app che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell'amore».
Papa Francesco ha celebrato il Giubileo dei ragazzi e, come sempre, ha saputo parlare chiaro e forte al cuore dei giovani, usando il loro linguaggio. Tra i centoventimila adolescenti presenti in piazza San Pietro c'erano anche 1.500 bresciani. Ma il nostro accento non era solo confuso tra le urla dei cori per il Papa: la prima lettura della Messa è stata infatti letta da Martina di San Polo.
«È stata una grandissima gioia - ci ha raccontato -, ho visto papa Francesco da vicino, un'emozione che non dimenticherò mai».
L'entusiasmo per un'esperienza difficilmente ripetibile è stato sicuramente il sentimento più diffuso tra i ragazzi bresciani arrivati a Roma da ben 56 parrocchie.
Azzeccata l'idea di dormire alla Fiera, una mega camerata di adolescenti come mai era stata messa in campo.
L'obiettivo dell'aggregazione, fortemente volute da don Marco Mori, responsabile dell'Ufficio oratori della Diocesi, e a capo dell'organizzazione della trasferta, è stato pienamente raggiunto.
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