Italia e Estero

Giornata della sindrome di Down, nessuno va lasciato indietro

Andare a scuola, praticare uno sport, trovare un lavoro, vivere in autonomia da adulti: è un traguardo possibile
Il video di CoorDown
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«Leave no one behind», non lasciare indietro nessuno. Questo il messaggio lanciato in occasione della giornata mondiale della sindrome di Down, che si celebra oggi.

In Italia si stima che vivano fra le 35mila e le 40mila persone con sindrome di Down. In occasione della giornata, CoorDown Onlus - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down - lancia la campagna di sensibilizzazione internazionale «Reasons To Celebrate», per denunciare quanto ancora siano lontani gli obiettivi di pieno rispetto dei diritti e uguale accesso alle opportunità per le persone con sindrome di Down.

Andare a scuola, praticare uno sport, trovare un lavoro, vivere in autonomia da adulti: è un traguardo possibile, ma raggiungibile ancora da troppe poche persone con sindrome di Down. Non bastano i pochi casi di successo - come quelli tutti bresciani dello studente modello Mattia, o il musicista Zaverio, il fornaio Simone o lo staff di 21 grammi. La strada da fare è ancora molta.

La campagna video racconta le altre tre giornate che si festeggiano sempre il 21 marzo: quella mondiale della Poesia, del Nowruz, che celebra l'inizio della primavera, e la giornata internazionale delle Foreste. Momenti di meraviglia che si spengono quando una persona con sindrome di Down ricorda che si celebra anche la giornata mondiale sulla sindrome.

A differenza delle altre tre giornate, «non ci sono molti motivi per festeggiare», perlomeno fino a quando anche una sola persona non avrà le stesse opportunità di studiare, lavorare e partecipare alla vita sociale. «Fintanto che ci sarà l'esigenza di una Giornata - evidenzia Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus - vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità».

Quest'anno CoorDown sarà rappresentato alle Nazioni Unite da Marta Sodano, 25 anni, che porterà la sua storia ed esperienza educativa, fondamentale per l'inclusione sociale e lavorativa. Anche la Lega Serie A si schiera a sostegno della piena inclusione delle persone con sindrome di Down e lancia dal 15 al 17 marzo il messaggio «Non lasciate indietro nessuno».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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