Gina Haspel, la prima donna che guiderà la Cia
I terremoti alla Casa Bianca sembrano non essere mai finiti: l'ultimo dell'amministrazione Trump crea un doppio colpo di scena. Già, perché The Donald ha silurato il Segretario di Stato Rex Tillerson sostituendo al dipartimento che regge gli affari esteri degli Stati Uniti nientemeno che l'attuale capo della Cia, Mike Pompeo.
Una decisione che - oltre a essere interpretata come una virata verso la linea dei falchi più che verso quella delle colombe in fatto di politica estera - genera un effetto domino: al posto di Pompeo, alla guida della più importante agenzia di intelligence americana è stata nominata per la prima volta una donna: Gina Haspel.
L'era di Rex Tillerson al Dipartimento di Stato è così finita. L'ex ceo di Exxon Mobil va ad aggiungersi al lungo elenco di persone silurate dal presidente americano. L'annuncio del cambio della guardia in un tweet di Donald Trump che augura buon lavoro a Pompeo alla guida della diplomazia Usa: «Farà un lavoro fantastico! Grazie a Rex Tillerson per il suo servizio! Gina Haspel diventerà il nuovo direttore della Cia, la prima donna a essere scelta per questo incarico. Congratulazioni a tutti!», Recita il cinguettio della Casa Bianca.
Quanto a Gina Haspel, si tratta di un personaggio tutt'altro che scevro in passato da critiche. Considerata a tutti gli effetti un falco, fu tra le figure più dure ad occuparsi di terrorismo internazionale dopo l'11 settembre.
La Haspel, 62 anni, lavora dal 1985 alla Cia, dove nel febbraio 2017 era stata nominata da Donald Trump vice direttore, prima donna ufficiale di carriera ad occupare tale posizione (Avril Haines, nominata alla stessa carica da Barack Obama, non veniva dai ranghi dell'intelligence). Ora è la prima donna in assoluto a dirigere la Central Intelligence Agency. Una macchia legata alla sua gestione di una prigione segreta della Cia in Thailandia nel 2002, dove i sospetti membri di Al Qaida furono sottoposti a torture e interrogatori con metodi non autorizzati, come il waterboarding.
Una prassi a causa della quale nel 2013 si vide negare la conferma a vice direttore ad interim del National Clandestine Service. E che spinse alcuni senatori della commissione
intelligence del Senato a chiedere a Trump di riconsiderare la sua nomina di Haspel a numero due della Cia. Nel giugno 2017 il Centro europeo per i diritti umani e costituzionali chiese al procuratore generale in Germania di emettere un ordine di arresto contro la Haspel per le accuse di aver supervisionato le torture dei sospetti terroristi.
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