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Gb: si riapre polemica animalista contro colbacchi Royal Guard

epa09906852 The Grenadier Guards perform the Changing of the Guard outside Buckingham Palace in London, Britain, 24 April 2022. The Changing of the Guard is a traditional military ceremony carried out daily where a group of soldiers who protect Buckingham Palace are replaced by a new group of soldiers. The Grenadier guards have protected British Kings and Queens at various royal palaces since 1656. EPA/ANDY RAIN
epa09906852 The Grenadier Guards perform the Changing of the Guard outside Buckingham Palace in London, Britain, 24 April 2022. The Changing of the Guard is a traditional military ceremony carried out daily where a group of soldiers who protect Buckingham Palace are replaced by a new group of soldiers. The Grenadier guards have protected British Kings and Queens at various royal palaces since 1656. EPA/ANDY RAIN
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LONDRA, 12 SET - S'impenna il costo a carico del ministero della Difesa britannico per l'acquisto dei celebri colbacchi delle Royal Guards, altissimi copricapo neri fatti tradizionalmente di pelo d'orso. Lo certificano gli ultimi dati sui bilanci del dicastero, rilanciati in tono polemico dagli animalisti di People for the Ethical Treatment of Animals (Peta), che da tempo ne invocano vanamente l'abolizione. Ciascun colbacco - simbolo dell'uniforme militare dei reparti d'onore più in vista delle forze di Sua Maestà inestricabilmente legato da secoli al rito del cambio della guardia a Buckingham Palace - costa ormai 2040 sterline, secondo le cifre fornire dalla Difesa su richiesta degli stessi attivisti in base agli obblighi di legge del Freedom of Information act. Con un incremento del 30% circa fra il 2022 e il 2023, a causa dell'impennata dei prezzi sul mercato di riferimento, quello canadese. "Basta con lo spreco di risorse dei contribuenti per l'acquisto di cappelli fatti uccidendo crudelmente degli animali, è tempo di passare alle pellicce sintetiche", ha commentato Elisa Allen per conto di Peta. A gennaio del 2023 un appello analogo era stato affidato dagli stessi animalisti al popolare attore Stephen Fry, buon 'amico' dei reali di casa Windsor, il quale aveva richiamato la nota sensibilità ambientalista di re Carlo III. Il ministero della Difesa da parte sua si dice disposto a valutare potenziali alternative, ma boccia le pellicce sintetiche per asserite ragioni di "sicurezza e durata" rispetto agli "standard di qualità richiesti", oltre che di decoro e rispetto delle tradizioni; non senza insistere sul fatto che tutti i colbacchi di pelo d'orso in uso attualmente provengono da forme di "caccia legale e autorizzata" in Canada.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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