Italia e Estero

Gb: resti umani in valigie, incriminato sospetto duplice omicida

epa09107640 Police wearing protective face masks during a 'Kill The Bill' protest against the Government's Police, Crime, Sentencing and Courts Bill, in Bristol, Britain, 30 March 2021. The police, crime, sentencing and courts bill would enable police in England and Wales to have more power to impose conditions on peaceful protests and could curb citizens from their right to protest. EPA/JON ROWLEY
epa09107640 Police wearing protective face masks during a 'Kill The Bill' protest against the Government's Police, Crime, Sentencing and Courts Bill, in Bristol, Britain, 30 March 2021. The police, crime, sentencing and courts bill would enable police in England and Wales to have more power to impose conditions on peaceful protests and could curb citizens from their right to protest. EPA/JON ROWLEY
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LONDRA, 15 LUG - Un giovane di nazionalità colombiana, il 24enne Yostin Andres Mosquera, è stato oggi formalmente incriminato nel Regno Unito in relazione al ritrovamento la settimana scorsa di due cadaveri, fatti a pezzi e ritrovati in altrettante valigie: una sotto un ponte di Bristol, in Inghilterra sud-occidentale, l'altra in un appartamento di Londra nel quartiere residenziale di Shepherd's Bush. L'arrestato, come ha riferito Scotland Yard, è accusato di duplice omicidio. Le due vittime sono state identificate come Paul Longworth, 71 anni, e Albert Alfonso, 62, e secondo la polizia erano un'ex coppia gay che aveva continuato a condividere l'abitazione in cui è stata rinvenuta una valigia. Alfonso era di origine francese, ma naturalizzato britannico. La vicenda, con le macabre circostanze del tentato occultamento dei resti, ha destato orrore nell'opinione pubblica del Regno. A quanto si è appreso, i corpi di Longworth e Alfonso sarebbero stati smembrati dopo la doppia uccisione, forse pianificata. In un comunicato, la polizia ha confermato comunque che non vi sono altri ricercati, ma che le indagini vanno avanti per determinare ogni elemento dell'accaduto e rispondere così "all'angoscia" dei familiari e degli amici delle vittime, nonché delle comunità locali e di "tutta la comunità Lgbt del Paese". Il crimine, inizialmente classificato come un potenziale delitto "d'odio", non risulta aver avuto una matrice omofoba, stando agli ultimi approfondimenti degli investigatori. Il presunto assassino "conosceva le vittime", ha precisato Andy Valentine, sovrintendente della Met Police, lasciando intendere un qualche possibile movente di tipo personale o d'interesse.

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